Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, adesioni scarse: Cgil chiede di reinvestire i soldi

La scarsa adesione alle pensioni quota 100 porta un buon risparmio e la Cgil chiede di reinvestire le risorse sulle pensioni

pensioni quota 100


Pensioni quota 100 ultime notizie: le adesioni sono scarse. Cgil chiede di reinvestire i soldi risparmiati sempre sulle pensioni. Non è un mistero che la misura, fortemente voluta da Matteo Salvini della Lega nel precedente Governo, con il consenso pieno del M5S, crei tensioni nella nuova maggioranza di Governo. A parlare di abolizione di quota 100 è soprattutto Italia Viva, il movimento politico di Matteo Renzi nato dalla scissione con il Pd. Sta di fatto però che le adesioni a questa misura non sono state quelle preventivate. Ciò comporta un risparmio e la Cgil propone di reinvestirlo. Inoltre resta il problema relativo allo scalone di quota 100, che al termine della sperimentazione nel 2021 porta al paradosso di mandare in pensione alcune persone a 62 anni e altre a 67, senza possibilità alcuna di scelta. Vediamo quali sono le novità.

Pensioni quota 100 ultime notizie, le richieste della Cgil

Una nota della Cgil nazionale fa sapere qual è il risparmio relativo alla scarsa adesione dei lavoratori alla misura di bandiera del precedente Governo. “Da Quota 100 e dalle altre misure previdenziali contenute nel decreto 4/2019 verranno risparmiati ben sette miliardi di euro”, si legge. Questo “risparmio sarà dovuto a un coinvolgimento del 35% della platea stimata dal precedente governo“. Infatti, rispetto alle 973 mila uscite stimate, risultano coinvolte solo 341 mila persone. I numeri arrivano dalle stime realizzate dall’Osservatorio Previdenza della Fondazione di Vittorio. La Cgil dunque propone come utilizzare i soldi risparmiati. Tali risorse dovrebbero infatti essere destinate alle pensioni e non a qualcos’altro. Oltre alla Cgil, anche la Cisl e la Uil sono della stessa idea.

Nei giorni scorsi i sindacati avevano lamentato l’assenza totale di una riforma delle pensioni per il 2020. Infatti, oltre a lasciare invariata la quota 100 e a prorogare (ancora una volta per un solo anno) opzione donna e ape social, non è stato fatto nulla.

Quota 100 ultime notizie, il problema dello scalone di 5 anni

Altro problema connesso a questa misura è lo stacco di 5 anni che subiranno le persone nel 2022. Fino al 31 dicembre 2021 si potrà lasciare il lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi, mentre dal giorno 1 gennaio 2022 non si potrà andare in pensione prima dei 67 anni previsti dalla Legge Fornero. A parlare di questo è stato Stefano Sacchi, Presidente dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche). La misura è ritenuta iniqua ma eliminarla adesso, per il Governo, sarebbe un “suicidio politico“. Lo ha spiegato nel corso di un’intervista a L’Economia del Corriere della Sera. Per fare in modo che lo scalone sia più morbido, Sacchi propone una riforma che ripristini flessibilità in uscita. La proposta si traduce nel fare in modo che, coloro che rientrano nel sistema misto contributivo e retributivo, possano scegliere di andare in pensione seguendo le regole del sistema contributivo. Dunque potrebbero lasciare il lavoro 3 anni prima. Questo però solo ed esclusivamente se la pensione è pari a 2,8 volte l’assegno sociale.



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