Economia

Pensioni ultime notizie, nessuna riforma nel 2020: i sindacati non ci stanno

Non è prevista nessuna riforma delle pensioni per il 2020. Ecco cosa chiedono i sindacati

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Pensioni ultime notizie, nessuna riforma nel 2020 ma i sindacati non ci stanno. Ormai la manovra finanziaria si è delineata con una serie di provvedimenti che hanno l’obiettivo di far ripartire l’economia del Paese. Però, in tema pensioni, si è fatto ben poco se non prorogare misure già esistenti e lasciare intatte quelle in vigore. A rimanere delusi dal risultato sono stati i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che lo scorso fine settimana, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, avevano partecipato all’incontro con il Governo. Avevano sfruttato l’occasione per mettere l’accento su questioni importanti riguardanti le pensioni. Il Governo però aveva altre priorità per il prossimo anno, dando la precedenza ai lavoratori con il taglio del cuneo fiscale. Scopriamo cosa succederà nel 2020 con le pensioni e cosa chiedono invece i sindacati.

Nessuna riforma delle pensioni: cosa succederà nel 2020?

Come sappiamo per il prossimo anno non sono state apportate modifiche alle pensioni quota 100. Inoltre è stata messa nero su bianco la proroga di Ape social e Opzione donna. Prosegue il blocco all’aumento degli anni di contributi in base all’aspettativa di vita, che riguarda soprattutto la pensione anticipata. Sostanzialmente la situazione è identica al 2019.

Ma cosa hanno chiesto i sindacati nel corso dell’incontro? Sicuramente auspicavano un intervento sulle pensioni, una nuova riforma. Tra le richieste c’è la proroga di quota 100 anche oltre il 2021, ultimo anno di sperimentazione. Oltre a questo era stato ripreso il tema relativo alla quota 41 per tutti, ipotesi messa sul tavolo da Salvini con l’intenzione di attuarla al termine di quota 100. Un tema molto caldo in questo periodo riguarda le pensioni e le donne. Per quest’ultime era stato chiesto il riconoscimento della maternità e del lavoro di cura, che spesso impedisce loro di raggiungere i requisiti contributivi. Si è parlato per esempio della quota 100 rosa, con l’abbassamento del limite contributivo da 38 a 36 anni, proprio per riconoscere l’attività di cura svolta.

Le richieste dei sindacati però non hanno trovato riscontro nella manovra finanziaria messa a punto per il 2020. Lo scorso anno, con il Governo M5S-Lega, si era provveduto a investire una grande quantità di denaro sulla previdenza, e quest’anno, invece si pensa a altre questioni.

Roberto Ghiselli della Cgil ha detto che “il Governo non ha voluto stanziare risorse per il 2020“. A dire la sua è stato anche il segretario confederale della CISL Ignazio Ganga. Ha fatto sapere che, per il prossimo triennio, sono previsti 8 miliardi di risparmi a fronte dei 20 miliardi che erano stati previsti dalla Legge di Bilancio 2019. Dunque l’idea era quella di reinvestirli in una riforma delle pensioni più equa.



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