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Calcioscommesse: Platini è preoccupato per il calcio

Arrivò in Italia, alla Juventus, nel 1982 quando cioè il calcio nostrano si stava rialzando da uno scandalo di grandi dimensioni, che riguardava sempre il Calcioscommesse. Sembravamo esserci messi ormai alle spalle (a parte qualche richiesta di condanna) la vicenda di Calciopoli, invece ecco che un altro scandalo scuote tutto il “mondo pallonaro” e che, […]


Arrivò in Italia, alla Juventus, nel 1982 quando cioè il calcio nostrano si stava rialzando da uno scandalo di grandi dimensioni, che riguardava sempre il Calcioscommesse. Sembravamo esserci messi ormai alle spalle (a parte qualche richiesta di condanna) la vicenda di Calciopoli, invece ecco che un altro scandalo scuote tutto il “mondo pallonaro” e che, nostro malgrado, riporta alla ribalta il campionato italiano e i brutti vizi che ci  girano dentro. Michel Platini, attuale presidente dell’UEFA, non ha potuto esimersi dal’esporre il proprio pensiero in merito a quest’ultima brutta vicenda che ha colpito l’Italia del calcio. Vero è che, casi simili, non sono successi solo nel nostro paese: infatti si ricordano episodi simili anche in altre nazioni. Su tutti lo scandalo del 2009 che partì dalla Germania ma che, poco tempo dopo,  si scoprì avere delle dimensioni inimmaginabili arrivando a comprendere diversi campionati nazionali (Croazia, Slovenia, Polonia e Ucraina su tutti).

Comunque, l’intervista rilasciata da Platini al quotidiano francese Liberation è generica e vaga. Infatti l’ex stella della Juventus non ha calcato la mano sul caso italiano, che ovviamente è al centro dei dibattiti calcicstici, dichiarando di essere molto preoccupato a livello generale della situazione attuale dello sport che lui ama. Non solo da appassionato e amante del calcio, ma anche perché presidente dell’organismo europeo più importanti, Platini ha parlato dei mali di questo bellissimo sport che adesso vengono riportati sotto la parola Calcioscommesse ma che, purtroppo, non si fermano solo a quello: “Mi colpisce il doping, mi colpisce il fair-play finanziario, mi colpisce la violenza, mi colpisce la corruzione e gli errori degli arbitri; ancora di più mi colpisce questo problema perché riguarda direttamente il gioco e i giocatori e non solo qualche imbecille o qualche fascista violento“. Platini, poi continua e conclude affermando di volerle tentare tutte per proteggere questo sport provando a creare sistemi che interagiscano con gli organi federali e che avvertano quando ci sono flussi anomali di scommesse su determinate partite.

 



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