Persone Scomparse 5 Marzo 2015

Caso Ragusa, per Antonio Logli arriva il giorno della verità

Filomena Procopio

Le ultime notizie sul caso Roberta Ragusa: è arrivato il grande giorno per Antonio Logli e per la famiglia della donna che vuole avere la verità. Che cosa decideranno i giudici di Pisa? Tra poche ore la decisione

Manca davvero poco ormai. Dopo più di tre anni arriva un giorno importante per Antonio Logli ma anche per la famiglia di Roberta Ragusa, l’altra famiglia. Già perchè prima di scomparire Roberta aveva una sua famiglia: un marito e due figli che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma se questo processo inizierà, in aula, accanto all’accusa ci saranno le sue cugine, i suoi zii. E’ questa la nuova famiglia di Roberta quella che lotta per la verità, quella che chiede giustizia visto che per il marito la donna se n’è andata via, forse mettendosi anche d’accordo con un altro uomo. Ma l’amante c’era solo nella vita di Logli, non in quella di Roberta che probabilmente nella notte della sua scomparsa è stata uccisa come affermano i testimoni che raccontano di averla vista litigare con Logli. Il marito di Roberta affronterà un processo? Domani scopriremo la verità, domani sapremo da che parte staranno i figli di Roberta. Non sarà facile per loro scegliere. Il più grande ha 18 anni e potrà decidere in autonomia se schierarsi dalla parte del padre oppure sedersi dalla parte di chi vuole la verità su questa vicenda. Per la sorella più piccola, ancora minore, deciderà il suo tutore. Non è ancora il giorno del giudizio finale, non è il giorno della sentenza ma resta comunque un giorno importante in questa vicenda. Sono stati tre anni difficili ricchi di testimonianze, intercettazioni, minacce. Non dimentichiamoci che uno dei testimoni chiave, Loris Gozi, ha più volte ricevuto minacce di morte, ha perso il lavoro, anche sua moglie è stata licenziata. Tutto questo solo per aver raccontato quello che davvero ha visto la notte della scomparsa di Roberta? La sua parola sembra essere presa in considerazione dai giudici anche se, come ci ricorda il numero di Giallo in edicola questa settimana, Loris è stato anche accusato da Logli. In una telefonata fatta a Sara, dopo una puntata di Chi l’ha visto in cui Loris spiegava quello che aveva visto e sentito la notte della scomparsa di Roberta, il Logli affermava che magari era stato proprio il testimone a uccidere sua moglie e ora andava in tv per raccontare una storia fantasiosa che si era inventata. Inoltre puntava il dito contro di lui dicendo che un drogato non poteva essere di certo credibile.

Ma che cosa succederà domani? L’imputato, assistito fin dal primo giorno dall’avvocato Roberto Cavani, non sceglierà il rito abbreviato, almeno secondo quelle che sono le ultime indiscrezioni in merito alla decisione della difesa. Logli, la cui presenza in Tribunale è incerta, e il suo legale nel caso in cui il gup dovesse decidere per il rinvio a giudizio, vogliono dimostrare in aula le ragioni di un’innocenza sempre ribadita e l’insussistenza delle prove dell’accusa. A cominciare dai testi, da Loris Gozi a Silvana Piampiani, da Margherita Latona a Filippo Campisi, ritenuti dalla difesa non credibili nelle loro ricostruzioni. Le testimonianze contro Logli sembrano essere diverse e affidabili per l’accusa: la donna che in motorino ha visto Roberta quella notte, l’ha sentita urlare. E poi ancora dice di aver visto delle macchie di sangue. Ma non dimentichiamo anche un altro dettaglio importante. Loris rivela il punto in cui avrebbe visto Logli litigare con la moglie ma dalla stampa viene detta una via diversa da quella indicata dal testimone. Logli invece si reca in compagnia di un amico ( lo stesso con il quale secondo il racconto di Loris sarebbe andato a casa sua la mattina dopo la scomparsa di Roberta con una foto vecchia a chiedere se qualcuno l’avesse vista) nella via che Loris aveva indicato ma che nessuno aveva descritto. Come mai sa qual è il punto? Era davvero lì la notte in cui Roberta è scomparsa?

Tra costituzioni delle parti e presentazione di eventuali eccezioni, l’udienza di venerdì potrebbe non concludersi con un pronunciamento del giudice. Insomma, non dovrebbe decidere in giornata sul rinvio a giudizio. È probabile che, invece, una volta ascoltate le richieste di pm, parti civili e avvocato difensore, il gup, che ha giù studiato gli atti, fissi un’altra udienza per la lettura del dispositivo.

In questi tre anni non sono mancate le segnalazioni: tra le principali quella di una donna molto simile a Roberta avvistata a Miami e quella dello chef che diceva di aver visto Roberta  a Cannes e raccontava anche che il Logli si era recato in Francia per verificare le sue dichiarazioni. Una testimonianza che però non viene oggi presa in considerazione visto che le date fornite dall’uomo non coincidono.

Tre anni senza Roberta. La vita della famiglia Logli è cambiata. I figli di Roberta adesso vivono in casa con il loro papà ma con una nuova donna. Pochi mesi dopo la scomparsa di Roberta in casa è entrata Sara, baby sitter dei ragazzi ma ancor prima amante di Logli. Sara e Roberta erano amiche tanto che la Ragusa per il Natale prima della scomparsa le aveva anche regalato un completino intimo. Roberta sapeva che suo marito la tradiva, ne aveva parlato con le amiche e si stava anche informando per il divorzio. Sarebbe questo il movente per l’omicidio di Roberta: suo marito non avrebbe mai accettato il divorzio che avrebbe portato per lui una catastrofe soprattutto dal punto di vista economico. Secondo la testimonianza di una prostituta, incontrata da Logli in estate, prima della scomparsa di sua moglie, l’uomo non sapeva come comportarsi. Con lei si era sfogato ma il rientro a casa non era stato semplice da digerire. Logli ha provato più volte a uccidere Roberta? Per ora abbiamo in mano solo indizi, indiscrezioni, sospetti ma da questo processo si potrebbe arrivare alla verità ed è quello che si augurano le persone che hanno voluto e vogliono bene a Roberta.

Seguici

Seguici su

Ricevi le nostre notizie da Google News

• 
  
  Condividi su Facebook
  
• 
  
  
• 
  
  Instagram
  
• 
  
  Tweet
  
• 
  
  
•