Persone Scomparse

Roberta Ragusa uccisa da Antonio Logli e gettata in una discarica: l’ipotesi di La Scala

Le ultime notizie su Roberta Ragusa: parla l'avvocato La Scala convinto che la donna sia stata uccisa da Logli e gettata in una discarica

Antonio Logli è in carcere con l’accusa di aver ucciso sua moglie, Roberta Ragusa e di averne occultato il cadavere. Ma l’uomo, anche dal carcere, continua a ribadire la sua innocenza dicendo di non essere in nessun modo coinvolto nella scomparsa e quindi anche nel possibile omicidio di Roberta. Una versione alla quale non crede l’avvocato Antonio La Scala, ex presidente di Penelope, che segue questo caso sin dal primo giorno. Su Giallo, in edicola questa settimana, si possono leggere le parola di La Scala che ha una sua ipotesi su quello che potrebbe esser successo a Roberta la maledetta notte in cui è stata inghiottita da un buco nero.

ROBERTA RAGUSA UCCISA DA SUO MARITO E POI GETTATA IN UNA DISCARICA? L’IPOTESI DI LA SCALA

Ecco la clamorosa ipotesi che l’avvocato, ex presidente di Penelope Italia, associazione che fornisce assistenza alle famiglie delle persone scomparse e in questo caso, nel processo contro Antonio Logli si è costituita parte civile:

” È doveroso riprendere le ricerche del corpo di Roberta, anche se le speranze di ritrovarlo sono davvero poche, se non inesistenti. Lo dico alla luce di una personale convinzione maturata in questi anni e come conseguenza di diversi confronti avuti nel corso delle indagini: il corpo di Roberta è stato interamente distrutto, non so se in un inceneritore o in una discarica. Pertanto, anche se Logli, fresco di condanna definitiva per l’omicidio di sua moglie, dovesse confermare questo mio convincimento, lo stesso potrebbe non trovare riscontri. L’eventuale distruzione del corpo in una discarica rende i resti umani introvabili. E quindi sarebbe impossibile rinvenire anche una sola unghia della povera Roberta. Logli è troppo scaltro: quel cadavere lo ha occultato bene. Non a caso non è stato condannato per occultamento ma per distruzione di cadavere. Questa è una ulteriore conferma del mio convincimento” .

L’avvocato precisa, come si legge anche sulle pagine della rivista Giallo, che questa è una sua convinzione, frutto del lavoro che ha fatto in questi anni e dei confronti avuti con le persone coinvolte in questa triste vicenda.

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