Persone Scomparse

Caso Denise Pipitone, parla Piera Maggio: “Quelle frasi di interesse investigativo erano state dette”

Piera Maggio torna a commentare la decisione del GIP di Marsala di archiviare l'indagine per il sequestro di Denise. Le intercettazioni non sono state prese in considerazione...

Lo ha spiegato l’avvocato Frazzitta anche in diretta ieri a La vita in diretta: la famiglia di Denise Pipitone non vuole che le indagini portino a un colpevole che non ha nulla a che fare con il sequestro della bambina. La famiglia di Denise vuole che a pagare siano realmente le persone che hanno portato via la figlia di Piera Maggio da casa, il maledetto 1 settembre del 2004. Ed è per questo che speravano che la nuova indagine portasse a qualcosa. Dai social, anche Piera Maggio fa sentire la sua voce e spiega perchè lei, la famiglia e il team che segue il caso, speravano in un finale diverso. In particolare, torna su quelle famose intercettazioni che, secondo la famiglia di Denise Pipitone, non solo sono reali e raffigurano frasi realmente dette e pronunciate, ma hanno un importante valore. Cosa che però non viene confermata dalla procura. Il GIP ha deciso di archiviare. Questa indagine si chiude così e adesso le speranze della famiglia di Denise, sono riposte nella commissione di inchiesta, che proverà, 17 anni dopo, a far luce su questa vicenda.

Qui le intercettazioni di cui parla Piera Maggio

Le parole di Piera Maggio dai social

La mamma di Denise Pipitone scrive: “La nostra opposizione alla richiesta di archiviazione è stata proposta poiché la Procura della Repubblica a firma di 3 magistrati aveva scritto che le frasi ascoltate dai Carabinieri del comando Provinciale non esistevano e che se fossero state realmente profferite sarebbero state di interesse investigativo. Noi con i nostri consulenti il Dr. Pietro Indorato, il Prof. Sartori dell’Università di Padova e l’Ing. Michele Vitiello abbiamo chiarito al di là di ogni ragionevole dubbio che quelle frasi di “interesse investigativo” erano state dette.

E ancora: “All’udienza abbiamo ascoltato, i Pubblici Ministeri dr. Calogero Piscitello e la dr.ssa Giuliana Rana, affermare che avrebbero preso per buono l’esistenza di quelle frasi, che però prima non esistevano, ma che ora non avevano più nessun interesse investigativo.

Poi conclude: “Il G. I. P. ha pure confermato l’esistenza di quelle frasi ma ha ritenuto di archiviare. Noi staremo ad attendere come sentinelle cosa farà adesso la Procura della Repubblica a cui gli atti sono ritornati anche perché il dr. Calogero Piscitello a me e Pietro ha detto che non finirà di cercare la verità. Noi siamo qui ad attendere la loro promessa. Non molliamo.”

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