Persone Scomparse

La mamma di Kata torna a casa dopo il gesto estremo: da 5 mesi senza sua figlia

La mamma di Kata ha tentato di togliersi la vita. Stanca e distrutta per quello che sta succedendo, aveva perso le speranze, ha avuto un momento di disperazione. Sono passati 5 mesi dal giorno in cui qualcuno ha portato via dall'ex Hotel Astor di Firenze la sua bambina

mamma kata tentato suicidio

La mamma di Kata è una donna distrutta. A cinque mesi dalla scomparsa della piccola Kata, la sua mamma Katherine, è sola contro tutto e contro tutti. Suo marito è in carcere, suo fratello, l’ultima persona ad aver visto la bambina anche. Cerca di andare avanti ma, come ha raccontato anche in diretta su Rai 1 nella puntata de La vita in diretta di oggi, non è facile. Pochi giorni fa Katherine ha bevuto ancora una volta della candeggina, ha avuto un momento di sconforto e ha tentato di togliersi la vita. Sono passati 5 mesi dalla scomparsa della piccola, da quel maledetto giorno di metà giugno e oggi la mamma di Kata, ha tutto il peso addosso.

Si sente in colpa: pensa a come sarebbero andate le cose se fosse tornata prima a casa, se quel giorno non fosse andata a lavoro, se non si fosse fatta la doccia pensando che la piccola era con il suo fratellino. Katherine si sente in colpa per aver mollato, per aver pensato di farla finita.

5 mesi senza Kata: la mamma ha tentato di togliersi la vita

“Venerdì ho avuto un momento di difficoltà, un momento di disperazione, purtroppo ho bevuto della candeggina. Ma ho capito di aver sbagliato e che non dovrà più capitare, devo farlo per mia figlia Kata ma anche per l’altro mio figlio” ha detto la mamma della bambina di origini peruviane rapita il 10 giugno dall’ex Hotel Astor ai microfoni de La vita in diretta.

“Devo farlo per lei perchè io voglio ritrovarla” ha detto la donna nella trasmissione di Rai 1. “Io ancora ho la speranza di ritrovare mia figlia, che in qualche momento arrivi la notizia che l’hanno ritrovata” ha detto. Si sente in colpa perchè doveva lavorare ma solo in quei momenti non era con la sua bambina. Adesso ha scritto una lettera a Papa Francesco e spera che possa parlare di Kata o che la gente possa anche pregare per la sua bambina su invito del pontefice. “Io prego tutti i giorni affinchè nessuno le faccia del male. Io prego per un segnale, io prego perchè Kata sia ancora viva, che non le abbiano fatto del male” ha detto la mamma della piccola scomparsa a Firenze.

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