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Sicilia: la rivoluzione dei Forconi e il silenzio dei tg

Sicilia: la Rivoluzione dei Forconi è partita. Saranno quattro giorni di blocco totale per la regione che, sicuramente, causeranno disagi in tutto il Paese, attirando (si spera) l'interesse dei media tradizionali finora rimasti muti.


È da ieri notte che, nell’assoluto silenzio dei media ( in particolare dei tg), la Sicilia è alle prese con una vera e propria rivoluzione. L’hanno chiamata “la rivoluzione dei forconi”, dal nome del Movimento. E riguarda gli autotrasportatori. Perché in Italia, qualcuno, ancora ha il coraggio di ribellarsi e di combattere per qualcosa, anche se siamo tutti presi dalla drammatica vicenda della Costa Concordia affondata, e non ce ne rendiamo conto. Ma in Sicilia, ogni giorno gli autotrasportatori si ribellano alle iniquità della Manovra Monti. Come dicevamo prima, si sono riuniti nel “Movimento dei forconi” e hanno avviato la “rivoluzione”. Gli autotrasportatori infatti sono entrati in sciopero, manifestando contro le accise che stanno colpendo la Trinacriache per ogni 1000 euro ne paga 596 di tasse allo Stato. Vediamo di cosa si tratta.Anche se i media tradizionali hanno quasi (se non del tutto) oscurato questa notizia, la rivoluzione coinvolge moltissima gente, consapevole ovviamente dei blocchi che si stanno creando nella regione Sicilia per via della protesta. Ma le ragioni e la speranza di riuscire a farsi sentire vanno anche contro il rallentamento del traffico. Le manifestazioni sono un po’ ovunque: Agrigento, Palermo, Caltanissetta, Gela. Si tratta di proteste pacifiche, che non creano problemi alle forze dell’ordine. L’Italia (quella dei media tradizionali) sembra non sapere nulla del movimento dei forconi e della rivoluzione siciliana che, si spera, segnerà in qualche modo un cambiamento. Secondo i manifestanti il governo Monti ha ridotto la Sicilia ad un vero collasso economico. Questo “movimento dei forconi” aveva un unico obiettivo: paralizzare la Sicilia, bloccare tutti i punti più importanti e le strade principali dell’isola a sud dell’Italia. Partecipano alla rivolta pacifica più di 100mila persone, e nei prossimi giorni questo numero potrebbe anche aumentare. La manifestazione si protrarrà fino al 20 gennaio e prima o poi anche i media dovranno parlarne: quattro giorni di blocco in Sicilia, sicuramente, daranno più di qualche problema all’intero Paese.

 

 



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