Ultimissime

Trovato morto Julen il bambino caduto nel pozzo: nessun miracolo dalla Spagna

E' stato ritrovato morto il piccolo Julen il bambino caduto nel pozzo a Malaga, in Spagna. Le ultime notizie


Tredici giorni di preghiere, tredici giorni di attesa ma il miracolo dalla Spagna non è arrivato. Fino all’ultimo minuto abbiamo sperato che in qualche modo il piccolo Julen, il bambino caduto nel pozzo, si potesse salvare. Abbiamo sperato che si fosse creata una bolla, che il piccolo potesse in qualche modo sopravvivere. Pensare che per 13 giorni il piccolo Julen avesse resistito era quasi un’utopia. Ma ci abbiamo voluto credere anche noi, come ci hanno creduto i genitori del piccolo che per la seconda volta, seppelliscono un figlio. Sono distrutti dal dolore il papà e la mamma del piccolo Julen, le due persone che probabilmente ci hanno sperato più di tutti. La storia del piccolo caduto nel pozzo ha un epilogo tragico, quello che razionalmente ci si doveva aspettare, dopo 13 giorni.

Tre giorni di lutto cittadino a Malaga, tre giorni di preghiere per il piccolo Julen. Il giorno decisivo quello di ieri, fino alla fine abbiamo sperato nel miracolo, abbiamo sperato che i minatori trovassero il piccolo ancora in vita. Questa notte la tragica notizia dalla Spagna. 

Resta aperta l’inchiesta della Guardia Civil per appurare come il bambino di due anni abbia potuto cadere nel pozzo. I suoi genitori, Josè Rosellò e Victoria García, sono conosciuti dai vicini nel quartiere di El Palo dove vivono, a Malaga, ai piedi della montagna dove si trova Totalan.  La coppia ha già perso un altro figlio. Il piccolo era morto per dei problemi cardiaci. 

JULEN IL BAMBINO CADUTO NEL POZZO E’ STATO TROVATO MORTO: LE ULTIME NOTIZIE DA MALAGA

 I soccorritori l’hanno raggiunto all’1:25 di stanotte dopo 13 giorni di scavi senza sosta nel pozzo dove è caduto il 13 gennaio a Totalan, una località vicino a Malaga, ma il bimbo era senza vita. “Disgraziatamente…nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile….RIP Julen“, ha twittato la Guardia Civil, rivolgendo ai familiari “le più sincere condoglianze“.

Si è cercato di fare il possibile ma cercare di arrivare in tempo nel posto in cui il piccolo si trovava è stato complicato. Gli ultimi metri sono stati ancora più difficili da superare per via delle presenza di alcune rocce molto dure che sono state fatte esplodere con della carica di dinamite. 



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