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Antonio Ciontoli disperato a Storie Maledette: nessun reintegro nelle forze armate

Nella puntata di Storie Maledette del 2 luglio 2019 la disperazione di Antonio Ciontoli che parla della sua sospensione dalle forze armate

Vorrei rassicurare tutte le persone che hanno firmato una petizione e i giornalisti che sono preoccupati per questa eventualità” ha detto Antonio Ciontoli, anche un pelo sarcastico parlando del suo reintegro nelle forze dell’ordine nella puntata di Storie Maledette in onda il 2 luglio 2019. Puntata dedicata alla morte di Marco Vannini, all’omicidio del giovane morto in seguito a un colpo di arma da fuoco esploso dalle mani del Ciontoli. “Ricordo una petizione popolare sul mio reintegro in Forze Armate: voglio tranquillizzare le persone comuni ed i giornalisti, che questa ipotesi è chiusa in un cassetto insieme ad altri tanti traguardi che possono sembrare banali come tornare a credere in me stesso, di poter credere ancora di essere utile alla società ” ha detto in lacrime il Ciontoli che ha parlato di una vita in bianco e nero vissuta al fianco di sua moglie, una vita senza futuro. Franca Leosini gli ha anche chiesto come oggi vada avanti. “Per il momento sono sospeso e prendo il minimo dello stipendio” ha detto il Ciontoli nella sua prima intervista per la televisione.

LA DISPERAZIONE DI ANTONIO CIONTOLI NELLA SUA INTERVISTA PER STORIE MALEDETTE

E poi travolto dalle lacrime e dalle emozioni ha aggiunto:

Ho detto traguardi, perché per me oggi sono irraggiungibili. Intellettualmente è così lontana da me l’ipotesi di un eventuale reintegro in Forze Armate che volevo tranquillizzare tutti quelli che si sono preoccupati di questo. Come si può ben capire, la mia presa di coscienza è quella di riacquistare fiducia in me stesso, l’autostima che ho perso, cercando il più possibile di stare vicino alle persone che stanno sopravvivendo a questa immane tragedia per colpa mia. E’ così difficile, sono sentimenti troppo intimi: sono sofferenze troppo intime per dirle in tv. Questo sono oggi, una persona fragile: sono vulnerabile, ho perso qualsiasi certezza

ANTONIO CIONTOLI CHIEDE PERDONO A MAMMA MARINA E PAPA’ VALERIO

Il Ciontoli ha spiegato che non vede l’ora di pagare materialmente con la pena che i giudici stabiliranno per quello che è successo. Ma ha anche voluto sottolineare che i 14 anni, dati in primo grado, per quello che lo riguarda, erano troppi. Non ha mai avuto intenzione di fare del male a Marco e non ha mai assolutamente pensato di ritardare i soccorsi per un qualche motivo. Si rende conto di aver sbagliato e vuole pagare ma con la giusta pena.

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