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Ad Albizzate il dramma della famiglia distrutta dal crollo del tetto di un edificio: muoiono mamma e due figli

Dopo il crollo del tetto di un edificio ad Albizzate una intera famiglia distrutta: muoiono la mamma e due figli

E’ drammatico il bilancio dopo il crollo del tetto di un edificio di Albizzate. Era un pomeriggio qualsiasi quello del 24 giugno 2020 ma quando l’orologio segnava le 17,30 tutto è cambiato. Da un giorno come tanti al giorno del dramma: una famiglia spezzata a causa di un tetto che crolla. Calcinacci, mattoni, e tre vite spezzate in una manciata di secondi. Una mamma di 38 anni muore sotto le macerie e insieme a lei perdono la vita due bambini. Il terzo figlio della giovane donna assiste alla scena da lontano, vivo per miracolo, si era allontanato per qualche istante, aveva visto un suo amico e voleva salutarlo.

 Fauzia Taoufiq, classe 1982, era con i suoi due bambini, Soulaymane di cinque anni e Yaoucut di uno una passeggiata in un pomeriggio d’estate. Il crollo ha risparmiato per miracolo il suo terzo figlio, una donna che stava uscendo da una delle attività che si affacciano sulla strada e il sindaco del pese Mirko Zorzo, che si trovava proprio lì per lavoro. Il sindaco sotto choc per quanto accaduto spiega che si è trattato, per lui, di un vero miracolo: aveva aspettato che passasse prima la donna con i suoi figli. Un gesto che gli ha salvato la vita. Stenta ancora a credere che sia successo. Zorzo racconta di aver sentito un forte colpo al braccio mentre era in strada. I calcinacci lo hanno solo sfiorato mentre per Fauzia e i suoi due bambini, non c’è stato nulla da fare.

CROLLO DEL TETTO AD ALBIZZATE: UNA FAMIGLIA SPEZZATA

Immediato l’arrivo sul posto dei soccorritori. Per la mamma non c’era nulla da fare, era morta sul corpo e non hanno potuto che constatarne il decesso. Nulla da fare neppure per il suo bambino, anch’egli morto subito. Hanno invece cercato di salvare la vita della piccola, una bambina di un anno. La corsa in ospedale e il tentativo di soccorrerla. Ma non c’è stato nulla da fare neppure per lei, troppe le ferite riportate a causa del crollo.

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