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Rita Talamelli è la 106esima donna uccisa in Italia: strangolata dal marito a Fano

Rita Talamelli è stata uccisa a Fano: è la 106esima donna morta in Italia vittima di femminicidio. L'uomo l'ha strangolata e poi ha cercato di togliersi la vita

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Ci risiamo, neppure il tempo di dire addio a Giulia Cecchettin e alla dottoressa Romeo uccisa in Calabria, un’altra donna è stata uccisa, questa volta siamo a Fano. Un ristoratore in pensione, Angelo Sfuggiti, di 70 anni, è stato arrestato per l’omicidio della moglie, Rita Talamelli, di 66 anni, segnando il 106° caso di femminicidio in Italia nel 2023. La coppia, precedentemente proprietaria di una pizzeria a Rosciano, ha vissuto momenti di tensione aggravati dalla malattia di Rita, la quale soffriva di presunti problemi psichici. Questo sarebbe il movente dell’omicidio: la malattia della donna che si era aggravata nell’ultimo periodo.

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Rita Talamelli uccisa dal marito: le ultime notizie

Il dramma si è consumato nella loro casa situata in via Montefeltro, una tranquilla zona residenziale di villette a Fano. Secondo le prime ricostruzioni, il fatto è accaduto intorno alle 16 di ieri, quando Sfuggiti ha strangolato sua moglie nella loro camera da letto. Dopo il crimine, l’uomo ha tentato il suicidio ingerendo medicinali, risultando intontito ma cosciente al momento del ritrovamento.

Il figlio della coppia ha scoperto la scena alle 20:30, dando immediatamente l’allarme. All’arrivo delle forze dell’ordine, la casa era in ordine, suggerendo che l’aggressione fosse avvenuta in modo improvviso e inaspettato. Il medico ha confermato che la morte di Rita Talamelli era avvenuta alcune ore prima del ritrovamento.

Il commissariato locale, sotto la guida di Stefano Seretti, sta conducendo un’indagine approfondita per chiarire le circostanze e le possibili motivazioni dell’omicidio. Fino a questo momento, non sono emersi ulteriori moventi oltre alla situazione familiare già nota, caratterizzata dalla malattia di Rita.

Questo caso si aggiunge alla tristemente lunga lista di femminicidi in Italia, sottolineando ancora una volta la gravità di questa piaga sociale. Il dibattito pubblico e le iniziative legislative continuano a concentrarsi sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza sulle donne, ma episodi come quello di Fano dimostrano che c’è ancora molto da fare anche per quello che riguarda l’aiuto da dare a delle persone che convivono con problematiche di non semplice gestione, quale può essere la malattia mentale. I poliziotti ieri sera hanno sentito il figlio, per avere un’idea della situazione famigliare in cui si trovava la coppia, anche dal punto di vista dell’assistenza. Le indagini comunque sono ancora in corso.

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