Alessia Pifferi trattava Diana come una pianta, parla il farmacista: “bambola inanimata”
A La vita in diretta il farmacista che conosceva Alessia Pifferi spiega: "Diana era come una bambola, una piantina. Un oggetto inanimato"
Si continua a parlare del caso Alessia Pifferi nella trasmissione di Rai 1, La vita in diretta. Ieri l’avvocatessa della mamma della piccola Diana ha spiegato che la Pifferi è una osservata speciale in carcere, il timore infatti è quello che la donna possa togliersi la vita, ha già dichiarato in diverse occasioni la volontà per farlo. L’avvocatessa Pontenani resta in attesa delle motivazioni della sentenza di primo grado, pronta poi a ricorrere in appello perchè è ancora convinta di dimostrare che la Pifferi, lasciando da sola a casa sua figlia Diana, non pensava di farle del male. Nel programma di Rai 1 ieri, è stata mandata in onda una testimonianza che secondo l’avvocata della Pifferi, dimostra proprio questa tesi. Il farmacista che per diverse occasioni ha visto Alessia Pifferi nel quartiere ha spiegato che la donna non ha mai acquistato nulla per la bambina.
Alessia Pifferi e la morte della piccola Diana
“Una mamma con la bambina in farmacia viene un giorno si un giorno no, lei non ha mai comprato niente per sua figlia” ha detto il farmacista, neppure delle medicine per curare la piccolina. Commentando la sentenza all’ergastolo per Alessia Pifferi, il farmacista ha spiegato: “Conoscendo questa persona dico che lei si comportava come se con avesse con se un oggetto, lei non sapeva quello che stava facendo” .
“Quando ho saputo della tragedia non mi sono meravigliato, per lei avere una bambina, avere una piantina o una bambola era la stessa cosa” ha detto il farmacista che conosce la Pifferi da quando era ragazzina. “Lei aveva una bambola, una piantina da annaffiare, lei metteva lì e stava via, aveva già sperimentato due giorni, tre giorni e poi ha provato sei giorni” ha detto. “Lei doveva apparire, come fai a vestirti con quel vestito rosso, non era mai presente tu parlavi e lei guardava da un’altra parte. Non potevi mai dargli un consiglio” ha detto il farmacista.
In 18 mesi dopo la nascita della piccola Diana, è andata in farmacia solo una volta. Una cosa molto strana a detta del farmacista. Che in Alessia Pifferi ci fosse qualcosa che non andava spiega l’uomo, nel quartiere lo avevano notato tutti. Ed è quello che sostiene dall’inizio di questa vicenda anche l’avvocatessa della Pifferi, convinta che se ci fossero state delle segnalazioni fatte a chi di dovere, forse la piccola Diana sarebbe ancora viva.