Rexal Ford accusato per duplice omicidio: frustrato perchè aveva finito i soldi
E' accusato di duplice omicidio Rexal Ford: potrebbe infatti aver ucciso anche Anastasia, la sua compagna e non solo la piccola Andromeda. Il motivo? Aveva finito i soldi
Dietro l’identità di Rexal Ford si nascondeva Charles Francis Kaufmann, un sedicente produttore cinematografico statunitense che viveva sotto falsa identità. L’uomo è oggi indagato per il duplice omicidio aggravato di Anastasia Trofimova, una giovane donna russa di 28 anni, e di sua figlia, una bambina nata in modo irregolare e mai registrata all’anagrafe di Malta, sarebbe infatti nata in casa. Nelle ultime ore la posizione dell’americano si è aggravata. Rexal Ford infatti è accusato anche dell’omicidio di Anastasia, che potrebbe esser stata strangolata o soffocata.
Rexal Ford adesso è accusato di duplice omicidio
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Kaufmann ( che in Italia si faceva chiamare Rexal ford) si trovava in un momento di estrema difficoltà economica. Dopo aver fallito nell’ottenere nuovi fondi per i suoi progetti cinematografici, aveva deciso di fuggire a Skiathos, in Grecia, dove sperava in nuove opportunità lavorative. Tuttavia, portare con sé Anastasia – che si faceva chiamare “Stella” – e la bambina sarebbe stato impossibile: la donna non aveva più un permesso di soggiorno valido a Malta, e la figlia, nata in casa, non esisteva legalmente.
Per evitare i controlli aeroportuali, i tre avevano abbandonato Malta con una barca a noleggio pagata presumibilmente in nero, sbarcando a Pozzallo, in Sicilia, e raggiungendo poi Roma in treno, dove avevano trovato rifugio improvvisato nei giardini di Villa Pamphili.
Rexal Ford: il crollo psicologico e la rabbia per i fondi mancati
Uno dei possibili moventi al vaglio degli investigatori riguarda il crescente senso di frustrazione provato da Kaufmann per il fallimento dei suoi progetti. L’uomo si sarebbe sentito “truffato” dopo che il film “Stelle della notte” – da lui ideato – aveva ottenuto un finanziamento di oltre 800mila euro tramite tax credit dal Ministero della Cultura italiana, ma a quanto pare senza che lui ne potesse realmente beneficiare. Anche un secondo progetto, “Food Fight”, non aveva ricevuto il sostegno sperato da una casa di produzione romana. Tutto questo è al momento ancora da verificare, la Guardia di finanza sta lavorando anche in questo senso.
Isolato, senza fondi e impossibilitato a muoversi liberamente, Kaufmann sarebbe esploso in un raptus di rabbia, sfociato nel tragico epilogo.
Il ritrovamento dei corpi a Villa Pamphili
Il 7 giugno scorso, i corpi senza vita di Anastasia e della bambina sono stati scoperti a Villa Pamphili, una delle aree verdi più estese della Capitale. A riconoscere la donna è stata la madre, grazie a un tatuaggio visibile sul corpo. Solo pochi giorni prima, il 2 giugno, Anastasia le aveva scritto un’email in cui parlava di tensioni con il compagno, ma anche della speranza di riuscire a superarle.
Secondo i primi accertamenti, la bambina sarebbe stata strangolata. Le cause della morte della madre, invece, restano ancora da chiarire, poiché il corpo non presenta segni evidenti di violenza anche se nelle ultime ore si è parlato, come detto in precedenza, di due ipotesi. Potrebbe esser stata soffocata con un cuscino, si analizzano in queste ore alcuni segni ritrovati sul collo.
Rexal Ford per ora resta in Grecia
Charles Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, è attualmente indagato per duplice omicidio aggravato. Le autorità stanno ricostruendo nel dettaglio le sue ultime mosse e le relazioni che aveva in Italia, con l’obiettivo di comprendere meglio cosa abbia portato a un gesto tanto estremo.