Tamberi fuori dal mondiale: “risultato pietoso, ho lasciato a casa mia figlia per questo”
Delusione e amarezza per Tamberi dopo l'esclusione dalla fine del salto in alto in Giappone: le sue parole
Il sogno di Gianmarco Tamberi ai Mondiali di atletica leggera 2025, disputati a Tokyo, si è infranto troppo presto. Il campione olimpico, simbolo dello sport italiano e re del salto in alto a cinque cerchi, stavolta non è riuscito a lasciare il segno nella città che solo quattro anni fa lo aveva consacrato tra i più grandi. La sua avventura in Giappone si è chiusa infatti con un’eliminazione immediata, senza nemmeno l’accesso alla finale. Una sorte simile a quella di Jacobs che ha fatto un tempo pessimo e ha espresso tutto il suo disappunto, annunciando che potrebbe pensare di ritirarsi.
La rabbia di Gianmarco Tamberi
Tamberi, consapevole di non essere al massimo della forma, ha deciso comunque di presentarsi al via, dopo settimane di dubbi sul da farsi. In pedana però non è riuscito a esprimere le sue qualità: tre errori consecutivi alla misura di 2.21 lo hanno condannato a un’eliminazione precoce, lontanissimo dai suoi standard abituali.
Il verdetto è stato amaro: niente medaglia, niente finale. Una delusione pesante per lui e per tutto il movimento azzurro, aggravata anche dal fatto che insieme a Tamberi sono stati eliminati anche Manuel Lando e Stefano Sottile. A tenere alta la bandiera italiana sarà solo Matteo Sioli, capace di superare la misura e staccare il pass per la finale.
Le parole dure di Gimbo
Subito dopo la gara, Tamberi si è presentato ai microfoni della Rai senza cercare giustificazioni. Le sue parole hanno colpito per la sincerità e la durezza del giudizio su sé stesso: “Il mio risultato è pietoso”.
Il campione marchigiano ha poi aggiunto: “Mi sono presentato qui in condizioni non buone, ma sapevo di valere almeno 2.30. Altrimenti non sarei venuto in Giappone restando tre settimane lontano da mia figlia, che ha appena 20 giorni. Mi dispiace, ma bisogna saper accettare le sconfitte. Questa è la prima volta che dopo una gara ho una gran voglia di tornare ad allenarmi. Mi dispiace per tutti, ho voglia di riscattarmi”.
Una dichiarazione che mostra tutta la sua amarezza ma anche la voglia di reagire, di rialzarsi e riprendere quel percorso che negli anni lo ha reso un esempio di determinazione.
Per Tamberi l’obiettivo è Los Angeles 2028
L’eliminazione di Tokyo è una ferita bruciante, ma non segna la fine del cammino di Tamberi. Il fuoriclasse azzurro guarda già avanti, con un obiettivo preciso: i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Mancano ancora tre anni e mezzo, tempo sufficiente per ritrovare la condizione migliore e prepararsi a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Tokyo 2025 resterà un passaggio doloroso, ma potrebbe trasformarsi in uno stimolo prezioso. Come lo stesso Tamberi ha ricordato, le sconfitte fanno parte dello sport: l’importante è avere la forza di trasformarle in carburante per ripartire.