Notizie Strane

Usa: spiate telefonate di migliaia di cittadini

Secondo un'inchiesta del Guardian, una compagnia telefonica americana avrebbe fornito dei dati sulle conversazioni dei suoi clienti all'Agenzia per la Sicurezza Nazionale


Una nuova grana negli Stati Uniti per l’amministrazione Obama: l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (Nsa) avrebbe registrato milioni di telefonate dei cittadini americani attraverso la compagnia telefonica Verizon. La notizia è stata diffusa dal quotidiano britannico Guardian, che avrebbe avuto accesso ad un’ordinanza top secret emessa ad aprile nei confronti della compagnia.

I tabulati delle telefonate effettuate verso l’interno e l’esterno degli Stati Uniti venivano forniti da Verizon alla Nsa per dare la possibilità all’Agenzia di tracciare una mappa delle comunicazioni americane. Nei tabulati non sono presenti nomi e cognomi degli interessati, ma solo la data, l’ora e la durata delle telefonate. Dunque non sarebbero stati diffusi i contenuti delle conversazioni nè i dati finanziari degli utenti, per questo la sentenza emessa dal giudice Roger Vinson è considerata inusuale agli occhi degli addetti ai lavori, anche perchè in essa non vengono menzionati gruppi terroristici come disposto dal Patriot Act, provvedimento anti terrorismo stipulato dall’amministrazione Bush dopo l’11 setttembre 2001. Il documento dimostra la persistenza di queste attività anche durante l’amministrazione Obama: “Il documento -scrive il Guardian -dimostra per la prima volta che, sotto l’amministrazione Obama, le registrazioni delle comunicazioni di milioni di americani sono state raccolte indiscriminatamente e in massa, indipendentemente dal fatto che essi fossero sospettati di qualche illecito”. Verizon ha fornito i metadati delle telefonate dei propri clienti alla Nsa per circa tre mesi, almeno da quanto si evince dai documenti. Di certo ci saranno degli sviluppi interessanti sulla faccenda, intanto nè l’Fbi nè i collaboratori di Barack Obama hanno confermato la notizia, ma neanche l’hanno confermata. Solo l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale, direttamente coinvolta nella vicenda,  ha parlato attraverso il suo portavoce, limitandosi ad un: “Risponderemo appena possiamo”.



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