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Capodanno 2014 astemio a Mantova: solo abbracci e niente brindisi

A Mantova si promuove il Capodanno 2014 astemio: al posto del brindisi ci si scambia un abbraccio


Capodanno 2014 si avvicina a grandi passi e a Mantova quest’anno sarà speciale. Avete già pensato a come festeggiare la notte più lunga dell’anno? Molti di voi staranno sicuramente pensando a quale vino scegliere per il brindisi di mezzanotte, se optare per il classico spumante o concedersi un più raffinato bicchiere di champagne. E se al posto del brindisi ci si scambiasse un abbraccio?

L’iniziativa ha preso piede del comune di Mantova che, per l’occasione ha indetto il Capodanno astemio. L’evento è nato dalla collaborazione tra l’Associazione Provinciale Club Alcologici Territoriali di Mantova promossa dagli scrittori Enrico Baraldi e Alessandro Sbarbada, autori dei libri “Vino e bufale” e “La casta del vino”.

Gli organizzatori hanno promosso questa iniziativa spiegando come sia possibile pensare ai festeggiamenti del 31 dicembre anche senza doversi scolare bicchieri e bicchieri di alcol. I promotori dell’evento hanno dichiarato che si tratta di una vera e propria festa rivoluzionaria perché mette al centro dell’attenzione la convivialità con i propri amici piuttosto che il bere.

Non dimentichiamo, infatti, che Baraldi è un medico che da sempre si schiera contro l’uso e l’abuso di alcol; per l’occasione ha dichiarato infatti che L’alcol fa male: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso una posizione molto netta sull’argomento, sottolineando che è cancerogeno anche a piccole dosi e che meno se ne beve, meglio è. L’unica dose sicura è l’astinenza.”

Baraldi a poi aggiunto che “Detto ciò, associarne il consumo ai festeggiamenti è un messaggio pericoloso che instilla abitudini poco sane: in altre situazioni lo si è capito e al Tour de France, ad esempio, il vincitore non brinda più con la bottiglia di champagne. Quello che vorremmo è una piccola “rivoluzione culturale”: partiamo dal Capodanno 2013 ma vorremmo far sì che nei prossimi anni, pian piano, si diffondesse l’idea che per festeggiare compleanni, vittorie, momenti felici è meglio un abbraccio di un calice”.



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