News dal mondo

Le Iene, Enrico Lucci e gli stranieri che danno lavoro agli italiani (VIDEO)

Sta facendo il giro del web il servizio di Enrico Lucci andato in onda a Le Iene ieri sera: il video è cliccatissimo ed ha diviso gli utenti tra chi si è ricreduto sui pregiudizi contro gli stranieri e chi invece considera quelli presentati solo casi isolati


Si parla spesso degli “stranieri che ci rubano il lavoro” ma raramente ci concentriamo su quelli che invece il lavoro agli italiani lo danno. Enrico Lucci ha proposto questa prospettiva nel suo servizio de Le Iene andato in onda nella puntata di ieri e il video della sua inchiesta è cliccatissimo sul web e sta scatenando reazioni e commenti di segno opposto.

La storica iena ha iniziato raccontando la storia di due buffi signori olandesi che hanno aperto a Roma l’azienda E adesso pedala” che si occupa di consegne di pacchi in bicicletta. Un’idea ecologica e innovativa che appare geniale (Lucci si chiede perché non ci hanno pensato prima gli italiani) e che dà lavoro a molti italiani che appaiono soddisfatti e contenti. Qui tutti i dipendenti sono in regola e tutti i servizi vengono fatturati. Lucci intervista alcuni cinesi titolari di attività commerciali in Italia: anche loro assumono dipendenti italiani e questi ultimi appaiono soddisfatti delle condizioni contrattuali. Un cameriere italiano ammette di prendere uno stipendio superiore a quello dei suoi colleghi cinesi perché i titolari si sono resi conto che, avendo una famiglia, ha esigenze maggiori. Esempi di integrazione notevoli: alcuni di questi signori cinesi hanno ormai uno spiccato accento romano. Lucci intervista il proprietario di un bar che racconta di aver fatto solo 45 giorni di ferie per tornare in Cina negli ultimi anni. Molti italiani invece chiudono proprio perché non hanno voglia di lavorare. Ma le cose lentamente stanno cambiando anche in casa loro: i figli sono sempre più integrati e meno attenti alle tradizioni d’origine. Il servizio di Enrico Lucci ha spaccato gli utenti e il pubblico di Italia Uno: ci si chiede se queste testimonianze non siano solo aghi in un pagliaio. Alcuni commercianti italiani puntano il dito contro il fatto che loro, rispetto ai cinesi, devono attenersi a standard e burocrazia più esigenti e limitanti. Per vedere il servizio completo di Enrico Lucci cliccate qui



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.