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Il medico di Gina Lollobrigida denuncia Rigau: “Cose offensive e non veritiere”

Il cardiologo Francesco Ruggiero, medico di Gina Lollobrigida, denuncia Rigau e spiega tutto a La vita in diretta

ruggiero denuncia rigau

Da La vita in diretta arriva un’altra notizia del dopo morte di Gina Lollobrigida: il medico dell’attrice ha denunciato Rigau. Il cardiologo Francesco Ruggiero ha denunciato Javier Rigau, l’uomo che continua a dire di essere il marito, adesso il vedovo, di Gina Lollobrigida. Lo spagnolo nelle sue interviste continua a ripetere che ha visto Gina Lollobrigida prima che lei chiudesse gli occhi per sempre, riportando chissà quale intesa ritrovata tra loro due prima dell’ultimo respiro. E’ per questo che Alberto Matano scomoda di nuovo il dottor Francesco Ruggiero chiedendogli di ripetere ciò che ha già detto più volte, che Rigau è arrivato dopo la morte della Lollobrigida. C’è qualcosa però che il cardiologo deve dire, per lui è importante.

Il cardiologo di Gina Lollobrigida ha denunciato Rigau

“Ho dato mandato al mio avvocato di depositare la denuncia pe diffamazione. L’ho fatto perché devo tutelare me stesso”. Nelle sue interviste, nei suoi commenti, Rigau ha detto cose che riguardano la sua attendibilità come testimone: “Cose offensive oltre che non veritiere e no ho potuto che procedere e questo avrà un seguito giuridico”.

Poi il dottor Ruggiero è pronto a rispondere per l’ennesima volta sul cosa ha visto nelle ultime ore di Gina Lollobrigida: “La signora Gina Lollobrigida già dal venerdì in clinica era praticamente incosciente e lo stato di coscienza è andato mano mano peggiorando nei giorni successivi, quindi era non responsiva a tutta una serie di stimoli e sicuramente non poteva avere alcun tipo di colloquio né banale rapporto con chiunque”.

Quindi non è possibile ciò che Rigau sostiene, che gli ha fatto l’occhiolino in punto di morte? “A meno di un movimento involontario degli occhi per fare un occhiolino mi sembra molto strano potesse realizzare la presenza di una persona e scambiare gesti con una persona. Ma poi ripeto che almeno per quello che è a mia stretta conoscenza, la prima volta che l’ho visto nella clinica è stato dopo un’ora e mezza dopo il decesso. Credo sia verificabile facilmente sia in clinica sia per l’aereo preso, perché lui stesso aveva anche fatto presente che aveva preso il primo aereo disponibile da Barcellona il giorno stesso del decesso”.

E’ stato messo in discussione anche il percorso sanitario della Lollobrigida, come sottolinea Alberto Matano che cerca di fare chiarezza.

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