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Roberta Bruzzone stronca Temptation island: “un grido d’allarme evolutivo”

Arriva il commento di Roberta Bruzzone su Temptation Island ed è decisamente interessante

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Roberta Bruzzone confessa di aver ceduto alla tentazione di guardare alcuni video che circolano sui social e che raccontano quello che succede a Temptation Island. Non può dunque tirarsi indietro e commenta quello che ha visto, come sempre nel suo stile, senza peli sulla lingua. “Temptation Island, ovvero un “Manuale pratico per selezionare soggetti con cui non mettere al mondo figli”” ha scritto la dottoressa Bruzzone sui social. Un messaggio chiaro e tondo: i protagonisti di Temptation Island dovrebbero non generare figli. Va detto, che invece, proprio in questa edizione, ci sono dei “concorrenti” che hanno già figliato ( una delle fidanzate, 33 anni e 4 figli, nati da una relazione precedente a quella con il compagno nel viaggio dei sentimenti).

Roberta Bruzzone stronca Temptation Island

La dottoressa Bruzzone non è una delle spettatrici che hanno portato il programma ai record di ascolti di questa settimana, lo ammette. Ma ha visto quel tanto che basta per dire la sua: “Ogni tanto mi imbatto in reel del programma Temptation Island, …e credo sia giunto il momento di affrontare la vera emergenza sociale del nostro tempo: l’assenza di una patente genitoriale obbligatoria. Perché, diciamocelo, se alcuni soggetti che vediamo sfilare tra falò e pianti posticci hanno il diritto legale di riprodursi, allora siamo veramente a un passo dall’estinzione per cause imbarazzanti“.

E ancora: “Coppie che confondono il concetto di relazione stabile con una sessione continua di reality show emotivo, individui che alla domanda “Cos’è per te il rispetto?” rispondono con: “Boh, cioè, tipo non guardare altre… ma se capita, dai, è normale”, e genitori potenziali che si esprimono con la profondità emotiva di una pozzanghera. Non è solo intrattenimento trash. È un grido d’allarme evolutivo“.

La dottoressa Bruzzone dà il suo punto di vista: “Temptation Island andrebbe trasmesso in biologia evolutiva come esempio concreto del processo di selezione naturale che, con tutta evidenza, ha smesso di funzionare. Si…ormai è’ chiaro…Serve una patente genitoriale. Con test psicoattitudinali, domande a trabocchetto (“Cosa fai se tuo figlio ti chiede perché urli come un gabbiano durante un falò?”) e prove pratiche tipo resistere a un tentatore/tentatrice mezzo/a nudo/a senza dimenticare di avere un/una partner… o un figlio a casa. Ma, soprattutto, senza dimenticare di avere un briciolo di rispetto per te“.

La conclusione di Roberta Bruzzone è netta: “Perché la vera tragedia non è il tradimento con la single bionda in piscina. O con il nerboruto di turno…
No, la vera tragedia e’ far crescere una nuova generazione educata da chi pensa che l’amore si misuri in quanti like riceve il tuo pianto farlocco (o meno) a favore di telecamera…
“.

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