Fiction e Serie TV

Squadra antimafia 5 anticipazioni seconda puntata: Rosy disperata

Le anticipazioni di Squadra antimafia 5 per la seconda puntata in onda il 16 settembre 2013: ecco la trama


Cosa succederà nella seconda puntata di Squadra Antimafia 5 in onda il 16 settembre 2013? Lo scopriamo come sempre nelle nostre anticipazioni che riguardano la seconda puntata dell’amatissima fiction di Canale 5 che ci aspetta tra una settimana. Rosy è una mamma disperata: il piccolo Leonardino infatti è stato rapito e lei può fare davvero poco per il suo bambino…

Prima di partire con le nostre anticipazioni, non continuate a leggere se non volete rovinarvi la sorpresa vi ricordiamo la trama di quello che abbiamo visto nella prima puntata. Rosy si riprende suo figlio mettendo in pericolo la vita di Domenico Calcaterra. Il poliziotto non ha nessuna intenzione di scappare con lei. Mentre stanno per lasciare l’Italia il bambino viene rapito sotto gli occhi di Rosy. Quello che i suoi nemici vogliono è il tesoro che ha rubato ai fratelli Mezzanotte…

Squadra antimafia 5 anticipazioni seconda puntata 16 settembre 2013

Domenico Calcaterra non riesce a ricordare chi è stata la persona che gli ha salvato la vita. La domanda che ancora tutti si fanno è una: chi è la donna che ha aperto la botola permettendogli di salvarsi? In carcere Dante Mezzanotte gli insinua dei dubbi su diverse situazioni…Alla fine perà Domenico scopre chi l ha salvato…E’ una donna ed è anche una sua collega…

A Catania Calcaterra e i suoi cercano i rapitori di Leonardino. Scoprono che i criminali potrebbero avere a che fare con l’omicidio di un architetto, un caso strano che potrebbe essere di collegamento…Sono gli uomini del clan Ferro di Catania a gestire tutto, anche il rapimento del bambino. I soldi del riscatto chiesti a Rosy sono quelli dei fratelli Mezzanotte. Tra padre e figlio però ci sarà un conflitto interno al clan, questo mentre Rosy decide di utilizzare un giornalista locale per arrivare a suo figlio…

Nel frattempo a Catania qualcuno insinua che Calcaterra non sia poi così desideroso di riportare in carcere l’Abate…



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