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Aurora Ramazzotti: “Il mio parto è stato molto complicato”

A quasi un mese dalla nascita del figlio Cesare, Aurora Ramazzotti confida che il parto è stato molto complicato e ha un messaggio per tutti

aurora ramazzotti parto

Aurora Ramazzotti un po’ alla volta si apre nel raccontare della nascita di suo figlio Cesare, del parto. Non è ancora arrivato il momento di spiegare, di dettagli ma Aurora Ramazzotti per la prima volta parla di un parto complicato e lo fa mentre invia a tutti un messaggio. E’ sempre molto attenta a come migliorarsi e alle parole o agli atteggiamenti degli altri o suoi che possano far del male. Ci riflette e lo fa sui social, adesso è mamma ma sa che avrà sempre qualcosa da imparare. Questa mattina si è goduta una bellissima doccia calda, ha assaporato il tempo che ha potuto dedicare a se stessa, già questo è importante. Ha raccontato che in gravidanza era molto stanca; tra le sue storie Instagram Aury ha riportato le risposte delle persone che le chiedevano come stesse.

Aurora Ramazzotti: “E’ passato quasi un mese dal parto”

“In gravidanza ero molto stanca. Quasi ogni volta che qualcuno mi chiedeva come stessi e lo dicevo, la risposta era: ‘Ahhhh, vedrai, vedrai… Sarai ancora più stanca dopo!’”.

“E’ passato quasi un mese e sto ancora aspettando di sentirmi più stanca che in gravidanza come mi dicevano… A ridosso del parto mi chiedevano se avessi paura. Io non ne avevo molta, forse stupidamente, e fino all’ultimo ho voluto pensare che sarebbe andato tutto liscio. Che sarebbe stato bello. Rispondevo sempre di no, che volevo pensare positivo. E sentivo una quantità di storie catastrofiche non richieste da far venire il mal di testa a chiunque. Il mio parto è stato molto complicato, ma lo ricordo comunque come uno dei momenti più incredibili della mia vita. ora quando mi chiedono come sta il mio bimbo, rispondo “bene, e bravissimo!” ma 9 volte su 10 la reazione è: “ahhhh vedrai, vedrai, all’inizio sono tutti bravi. E’ dopo il problema!”.

Aurora Ramazzotti prosegue, il suo messaggio lo capiranno un po’ tutti: “nessuno si tiene la propria esperienza negativa per sé. Come se ogni esperienza debba essere necessariamente la stessa. E come se ci fosse qualcosa di confortante nel sapere che qualcun altro possa vivere il tuo stesso disagio”.
Ecco la lezione che lei stessa ha tratto da questa sua importante esperienza di vita: “una cosa che tutto questo mi ha insegnato è avere rispetto della delicatezza di certe situazioni. Non ci avevo mai pensato prima, finché non lo vivi non lo sai. ma ora prima di raccontare la mia esperienza a qualcuno che deve ancora attraversare quella fase mi accerto sempre che quel qualcuno sia pronto ad accoglierla. Perché non sai mai quali paure il tuo interlocutore possa avere. Nella delicatezza di certe cose meglio essere sicuri. Solo un pensiero”. Pian piano imparerà anche lei ma è vero che molti non lo capiranno mai.

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