Fiction e Serie TV

Veleno, i diavoli della bassa modenese: una docu serie per provare a comprendere

Veleno la docu serie che racconta la vicenda dei diavoli della bassa modenese è su Prime Video: assolutamente da vedere

Ci sono diversi approcci alla nuova docu serie di Amazon Prime Video, Veleno. C’è chi ci arriva per caso, senza mai averne sentito parlare prima. C’è chi ha ascoltato il podcast di Pablo Trincia e vuole approfondire, dando un volto a quelle storie. C’è chi aveva letto qualcosa ma ha sempre pensato di capire meglio quanto accaduto nella Bassa Modenese. Qualsiasi sia l’approccio però arrivi già alla fine del primo episodio con mille domande che ti frullano in testa, con mille interrogativi, cercando di capire, un po’ come era successo anche a Pablo Trincia e Alessia Rafanelli tante cose. Se fosse giusto raccontare, come sia stato possibile che dei genitori non abbiano avuto modo di capire cosa stesse succedendo intorno a loro, come sia stato possibile per dei bambini raccontare un dramma di abusi e violenze che neppure uno sceneggiatore avrebbe immaginato. E ti fermi a pensare: perchè un bambino dovrebbe inventarsi tutto questo, perchè tante piccole creature che neppure si conoscevano tra di loro, hanno fatto nomi, cognomi, dato un volto a quelli che partecipavano alle messe nei cimiteri. Due minuti dopo pensi come sia stato possibile che in un paese di poche anime, dove anche il rumore di uno spillo che cade, è sentito da qualcuno, per anni sia stato possibile che si fossero svolte messe nere, riti. Il minuto successivo ti chiedi: ma dove sono finiti i cadaveri di tutti questi bambini sacrificati? Perchè nessuna traccia di sangue è mai stata ritrovata, perchè le maestre o altri parenti dei bambini non si sono mai accorti di nulla, i medici curanti? E perchè un paese intero, senza eccezione alcuna difende un prete accusato di cose aberranti?

E poi torni di nuovo indietro e ti chiedi perchè un bambino possa arrivare a inventarsi di esser stato abusato, faccia dei disegni, racconti delle cose diaboliche. E alla fine scegli a chi credere, forse credendo che non tutti i bambini abbiano vissuto la stessa storia. Ma ti rendi conto che probabilmente il tuo compito non è quello di giudicare. Devi solo conoscere una storia che, come ricorda Pablo Trincia, è per i ragazzi, per i bambini del passato, oggi uomini e donne con un presente da vivere. Veleno era per loro e questo nuovo documentario, che dà voce anche a chi non ha mai ritrattato le accuse fatte ai familiari, dà una visione completa. Parla Valeria Donati, la psicologa che ha avuto in cura tutti i bambini, i grandi accusato dei Diavoli della bassa. Parla anche Foti, implicato poi quasi 20 anni dopo in una delle storie peggiori della cronaca, quell’inchiesta Angeli e Demoni e dei bambini di Bibbiano. Ma soprattutto nel documentario disponibile su Amazon Prime Video, parlano gli accusatori. Oggi adulti, con un presente difficile da vivere e un passato pieno di orchi e diavoli, con gli occhi lucidi stentano a credere che vengano giudicati ancora, costretti a rivivere un passato terribile.

La docu serie Veleno è su Amazon Prime Video

Ed è per questo che in ogni caso quando si tratta questo tema, bisogna avere una delicatezza più che unica, perchè la verità su quello che è successo la possono sapere solo i bambini, oggi adulti con una loro famiglia, e i genitori. Perchè solo loro possono decidere se tornare indietro nel tempo e capire quanto fosse manipolazione, quanto fosse fantasia, quanto fosse reale. E se per loro tutto è stato reale, se quegli abusi li ricordano, non siamo noi a dover giudicare.

Certo non puoi fare a meno di chiederti perchè gli adulti, quelli con il potere in mano, di fronte ad alcuni racconti di quei bambini , non si sono posti altre domande, non hanno scavato fino in fondo. Ma con i se e con i ma non si riscrive la storia. Nessuno ridarà a Marta mamma Francesca, che si è suicidata sentendosi così sporca e innocente allo stesso tempo, che il dolore per quelle accuse l’ha travolta. Oggi la sua bambina dirà che non ha mai accusato la sua mamma, se non quando venne a sapere che era morta. Le dissero che si era tolta la vita e lei pensò che lo fece perchè colpevole e iniziò a inventare, storie che venivano manipolate da chi avrebbe dovuto ascoltarla e che invece sceglieva la direzione in cui andare. Nessuno ridarà a Dario il tempo perso con la sua famiglia, con i fratelli che avrebbero voluto abbracciarlo, alla famiglia di Oddina che ha lottato fino alla fine per avere la verità su questa storia. Una donna di paese Oddina, che non possiamo non citare. Perchè è grazie alle sue ricerche, a quell’archivio che per anni ha messo insieme, che Pablo Trincia ha potuto realizzare il podcast. E la docu serie di Berkeley, un grande lavoro giornalistico che però deve tanto a Veleno di Trincia, aggiunge quei tasselli in più che mancavano nel 2018, quando l’ultima puntata del podcast andò in onda.

Se Veleno di Trincia era per i sedici bambini della bassa, strappati a genitori che si sono sempre detti innocenti, la docu serie di Amazon Prime Video è per tutti. Per chi vuole capire, per chi deve capire, per chi dovrà anche evitare che tutto questo non succeda di nuovo.

Durante la visione sarete travolti da sgomento, rabbia, incredulità, dolore. Piangerete, rifletterete, di indignerete. Ma continuerete a pensare per tutto il tempo a quei bambini. E vi scioglierete in una grande emozione rivedendo uno dei ragazzi riabbracciare chi lo ha sempre amato, rivedendo una ragazza ritrovare la sua mamma che oggi è una nonna meravigliosa.

GUARDA SUBITO VELENO SU PRIME VIDEO

 Veleno è una docu-serie in cinque episodi, scritta e diretta da Hugo Berkeley e prodotta da Fremantle Italy, appena resa disponibile in streaming su Prime Video. Il nostro consiglio è di vedere questa docu serie che ci coinvolgerà dal primo al quinto episodio. E alla fine vorreste davvero sapere ancora di più, vorreste abbracciare quei bambini, che però oggi sono adulti e hanno preso le loro decisioni, hanno fatto le loro scelte. Vorreste anche voi fare qualcosa. Vorreste dire dei grazie, vorreste che si fosse fatto di più.

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