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Maria Teresa Ruta a Storie Italiane: suo figlio non la chiama mamma, come Guenda ha sofferto tanto (Foto)

Ospiti a Storie Italiane Marita Teresa Ruta e sua figlia Guenda che non dimentica le assenze di sua madre e suo padre (foto)

maria teresa ruta e guenda a storie italiane


Non è la prima volta che la figlia di Maria Teresa Ruta racconta la sua sofferenza perché lei e suo fratello avrebbero voluto i genitori più vicini e non così presi dal loro lavoro (foto). Oggi non sono più ragazzini, Guenda ne parla con il sorriso ma la sofferenza negli occhi, fa fatica a dire che ancora adesso pensa che i suoi genitori non abbiano mai rinunciato al lavoro per lei. Sia lei che il fratello Gianamedeo hanno avuto magari tutto ciò che volevano, hanno avuto la fortuna di studiare ciò che volevano, di curare ogni passione, la Ruta sottolinea che sono dei figli meravigliosi, che non hanno alcun problema, ed è una fortuna che siano cresciuti così ma si commuove quando rivela che suo figlio non la chiama mamma. “Mi chiama madre, quasi mi dà del lei” si corregge e spiega che hanno un bel rapporto ma c’è forse quella distanza a cui il figlio si è abituato. In studio a Storie Italiane tutti cercano di far comprendere a Guenda la fortuna che ha nell’avere due genitori come Maria Teresa e Amedeo, lei ne è consapevole, sorride ma restano tutte le assenze.

MARIA TERESA A STORIE ITALIANE IL DOLORE PER AVERE CAPITO TARDI DI AVERE DATO TROPPO AL LAVORO

Troppo al lavoro e troppo poco tempo ai figli che sono stati cresciuti dalla tata. “Da bambina avrei preferito che i miei genitori avessero fatto delle rinunce per me, invece non sono mai stati capaci di faro” è la risposta di Guenda che oggi è una donna realizzata ma sente di essere fragile.

“Sono molto felice dei mie figli, sono il frutto mio e di mio marito e sono stata fortunata per come sono venuti perché sono stata irrimediabilmente leggera, ero presente sì quando c’era Natale, un saggio di danza, il primo giorno di scuola. Mi sembrava che fosse la presenza giusta invece no perché dovevo esserci tutti i giorni e non so la fragilità che c’è dentro di loro… Gianamedeo è lontanissimo da me, è un ragazzo d’oro ma si è chiuso in se stesso, non ne parla come invece ha fatto Guenda”.
Farebbe di tutto oggi e prova a dare amore in altro modo: “Penso che cucinando qualcosa per lui magari alzandomi alle 5 come questa mattina che gli ho lasciato i ravioli pronti mi sembra un gesto d’amore”. C’è anche altro, c’è tanta sofferenza e mentre la Ruta evidenzia le rughe che non toglierà mai e si commuove perché ha fatto tanti programmi e dato e ricevuto tanto dalla Rai “Ogni tanto penso di essere stata dimenticata mi sento di scorta per la tv”.



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