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Bruno Conti a Vieni da me si emoziona più volte per i figli, il suo papà e i tanti ricordi nel calcio (Foto)

Bruno Conti ospite a Vieni da me, un altro grande campione al programma di Caterina Balivo con i suoi ricordi, le sue emozioni (foto)


Ancora un altro campione ospite a Vieni da me, è Bruno Conti (foto) ad avere accettato l’invito di Caterina Balivo e confermiamo che i grandi calciatori dei Mondiali del 1982 hanno una marcia in più o molto di più. Anche Conti è nella famosa chat con Tardelli, Bergomi, Collovati, Altobelli, Cabrini e tutti gli altri e non poteva mancare alla cassettiera di Vieni da me. Tante le emozioni che oggi ha condiviso con chi lo ha conosciuto con le scarpette ai piedi e chi ama la Roma e il calcio. Parla di suo padre, un uomo che ha mantenuto fede a tutti i suoi impegni, che ha cresciuto con la sua mamma sette figli e non ha fatto mancare loro niente, anche se era dura. Faceva un lavoro semplice, era una persona semplice e non è mai mancato ai suoi esordi in campo. Purtroppo è morto poco prima che Bruno lasciasse il calcio, un dolore grande, avrebbe voluto farlgi vivere quella giornata, quella serata. A lui deve tutto ciò che è oggi: “Porto avanti quelli che sono i valori della famiglia, ho cercato di trasmetterli ai miei figli”. Prima di giocare a calcio anche lui ha fatto il muratore, portava la calce, poi ha lavorato nel negozio di casalinghi di sua zia, portava sulla bici le bombole di gas negli appartamenti: “Bisognava lavorare eravamo sette figli”.

BRUNO CONTI E LA SUA FAMIGLIA, I FIGLI ANDREA E DANIELE

Si emoziona quando scorrono le immagini dei suoi figli ancora piccoli mentre correvano dietro di lui in campo allo stadio indossando le sue maglie. Papà Bruno per loro è l’esempio da imitare. Tra i ricordi impossibile non aggiungere colui che considera il suo secondo papà, Enzo Bearzot ma anche il presidente Sandro Pertini: “Parliamo di gente che non esiste più al mondo”. Racconta di quando ebbe una distorsione al ginocchio poco prima di partire per il mondiale e lui faceva di tutto per tornare in forma velocemente, era arrivato da poco e la concorrenza per giocare era tanta. Bearzot lo capì e gli disse di recuperare con serenità, il posto in Nazionale era suo, nessuno glielo avrebbe tolto. Recuperò con tranquillità e lui e gli altri gli regalarono quel Mondiale.

Del presidente Pertini ricorda soprattutto il viaggio di ritorno tutti insieme in aereo dopo la vittoria e le volte che li incitava, li incoraggiava prima delle partite: “E’ stato molto importante”.



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