Programmi TV

Antonella Elia: “La malattia è sempre devastante, il mio essere donna è volato via”

Antonella Elia è tornata a Verissimo per parlare della malattia, del cancro al seno

Antonella Elia di nuovo ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, era necessario per lei chiarire dopo i vari attacchi ricevuti. In una delle puntate del GF Vip ha rivelato di avere affrontato il cancro e oggi parla della malattia che in ogni caso è devastante, anche quando non si deve per fortuna affrontare la chemio. Antonella Elia è a Verissimo per difendere se stessa e per mandare un messaggio a tutte le donne. “Riusciamo ad essere quello che siamo anche se poi ce ne manca un pezzo di quello che siamo. Voglio che dalla mia rivelazione ne esca qualcosa di positivo” confida la Elia che è stata accusata di avere esagerato, che magari quello che ha vissuto non era la vera malattia che affrontano altre donne. “La malattia domina su di te, a prescindere dal risultato dell’esame istologico, è sempre devastante: Voglio dire alle donne che se ne esce ma bisogna uscire dalla paura e dalla vergogna e io ne ho sofferto. Anche il mio essere donna è volato via, io ero il mio seno mutilato e all’improvviso tutto si è stretto ma se ne esce. Ci sono donne che davvero sopportano la chemio, la radio, l’asportazione totale del seno ma sono un vero esempio di coraggio”.

ANTONELLA ELIA RICORDA LA MAMMA E NADIA TOFFA

Antonella Elia non racconta di avere affrontato chissà quali sofferenze, parla di una devastazione diversa, che è arrivata prima con la paura e poi con l’intervento. L’esito dell’esame istologico ovviamente l’ha sollevata immediatamente ma per lungo tempo è rimasta l’angoscia di non essere più la stessa.

“Nadia Toffa, un esempio meraviglioso di donna malata che purtroppo non ce l’ha fatta ma ha voluto dimostrare che la malattia si può affrontare”. Antonella Elia continua a ripetere che si può vincere con la prevenzione ma poi ricorda che sua madre è morta e non ce l’ha fatta a vincere. E’ per questo che Antonella confida di avere ricevuto tanto male da chi le ha puntato il dito contro non credendo alla sua malattia. “Mai mi sarei permessa di offendere il dolore, la malattia, nel modo più assoluto. Mia mamma è morta a 33 anni e io avevo un anno e mezzo”. 

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.