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Dasha Dereviankina: “Vivo con i tranquillanti, la situazione in Ucraina è drammatica”

A Verissimo Dasha, la moglie di Stefano Sala, racconta della sua famiglia in Ucraina, della situazione drammatica che vivono

dasha ucraina

Dasha Dereviankina, moglie di Stefano Sala e bellissima modella, ospite a Verissimo racconta che ogni mattina la prima cosa che fa è chiamare sua madre in Ucraina e chiedere come va. In base alla risposta di sua madre così è la sua giornata, a volte le bombe si sentono, altre volte è un giorno più tranquillo. “Vivo con i tranquillanti, non dormiamo bene, ogni giorno c’è preoccupazione. Dal 2014 al 2016 nel Donbass è stato un inferno ma poi la gente si è abituata e anche i bombardamenti non erano più così forti, sembrava che qualcosa si stesse risolvendo ma adesso è tornato tutto come prima”. Dasha a Verissimo confida che ieri sera la mamma le ha detto che sono vicini alla catastrofe perché non c’è acqua in casa, i negozi sono quasi vuoti, non c’è carta igienica, non c’è abbastanza dentifricio, un po’ di cibo. “Mia nonna vive senza riscaldamento da tre settimane ma fuori fa molto freddo, c’è meno 10 gradi”. La nonna non vuole andare via dalla sua casa, vuole morire lì, dice a tutti di salvarsi ma non andrà via dall’Ucraina.

Dasha ha paura per suo padre

“Gli uomini fino a 60 anni sono obbligati in caso di richiesta di andare in guerra”, il padre ha 51 anni e cerca di non uscire di casa per non essere preso e obbligato. “Tutti gli uomini che non vogliono partecipare alla guerra cercano di non uscire di casa, restano chiusi in casa” è un vero inferno, vivono tutti con il terrore e anche lei in Italia non ha un attimo di serenità. Quello che sta avvenendo in Ucraina è inaccettabile, la guerra ha cambiato la sua vita già nel suo passato.

“Non sono stata in Ucraina per il covid per due anni” ma prima che il nonno morisse è riuscita a fargli conoscere suo figlio, è stato importante per tutti. Le manca la sua famiglia, è preoccupata, sono anni che non è serena.

“Sicuramene sono diventata più forte e molto più indipendente e anche più umana con chi ha bisogno di aiuto perché non tutti sono forti e io sono riuscita a fare tutto da sola e adesso se ho la possibilità voglio aiutare gli altri che si sentono abbandonati”.

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