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Belve: l’odio di Rocco Casalino per il padre violento, l’inferno vissuto e il suo messaggio

A Belve tutto l'odio di Rocco Casalino per il padre. Un'intervista sconvolgente, stasera

rocco casalino padre

Stasera 28 febbraio 2023 in prima serata su Rai 2 Belve mostra l’intervista di Francesca Fagnani a Rocco Casalino, l’odio verso suo padre. Ex gieffino, giornalista esperto di politica ha parlato senza nascondere nulla dell’inferno che ha vissuto in casa, in famiglia perché suo padre non avrebbe mai tollerato la sua omosessualità e perché era violento con sua madre. Prima di sentirsi del tutto libero Rocco Casalino è stato con tantissime donne, parla di suo padre come di un uomo violento che odia, che continua ad odiare. Un’intervista quella di Rocco Casalino a Belve che ha tra gli obiettivi quello di lanciare un messaggio a tutti i padri violenti. Sono parole pensanti come macigni quelle di Rocco Casalino; le anticipazioni rivelano una parte di quanto ha tirato fuori con Francesca Fagnani, le violenze del padre sulla madre, quelle che non cancelleranno mai il suo dolore, l’odio.

Rocco Casalino a Belve

“Il messaggio che vorrei dare a tutti i padri violenti è che prima o poi pagheranno un prezzo, che è l’odio da parte dei figli” basterebbe già questa frase ma Rocco continua. “Uno pensa di poter picchiare la propria moglie anche davanti ai figli e che dimenticheranno, ma io non ho dimenticato nulla, di quei momenti ricordo gli odori in casa, la mia paura, il dolore che provava mia madre – continua –  Ricordo tutto ed è una cosa che non si riesce a perdonare, almeno nel mio caso, al proprio padre. Ed è questa la pena peggiore per chi usa violenza nei confronti delle donne, perderanno l’amore dei propri figli”.

Non è la prima volta che Casalino svela cosa prova nei confronti del genitore. Ovviamente dentro non porta solo i segni delle violenze che ha visto ma anche di quelle vissute sulla propria pelle. “Mio padre era un maschio del sud, molto virile, dominante… non gli assomigliavo ecco, non ero il figlio che somiglia al papà, e questa cosa per lui era un problema. Lui faceva una serie di giochini per scoprire la mia omosessualità, ma io non ci cascavo perché sapevo che se lo avessi ammesso sarebbe stato peggio. Io ero sicuro che avrei avuto la vita impossibile e anche per questa situazione la consapevolezza per me è arrivata molto tardi, ho fatto molta fatica ad accettarmi”.

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