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Cristina Parodi in abito da sposa, pentita di aver scelto quel look con la coroncina

Bellissima Cristina Parodi in abito da sposa ma quella coroncina oggi tornerebbe indietro nel tempo per toglierla

cristina parodi abito sposa

Cristina Parodi e Giorgio Gori si sono conosciuti nel 1990 a Mediaset, lei ospite a La volta buona sembra non ricordare in modo perfetto l’anno salvo poi emozionarsi con il video del loro matrimonio. Una bellissima e semplice sposa Cristina Parodi che resta sorpresa nel vedere il giorno del sì al suo Giorgio. I capelli sono gli stessi, l’abito bianco le scivola addosso senza segnare troppo, elegante da sempre e per sempre. C’è un dettaglio però che non le piace molto ed è la coroncina di fiori bianchi che ha scelto, quel giorno tanto convinta, ma poi si è pentita e non l’ha più sopportata. Spiega perché e fa sorridere tutti. 

Cristina Parodi in abito da sposa, pentita di aver scelto quel look con la coroncina

Il brano I migliori anni di Renato Zero le regala emozioni bellissimi, ha gli occhi lucidi Cristina Parodi ma sono le foto che scorrono nel video e che le mostrano la sua famiglia, com’è cresciuta nel tempo. “Sono stati anni bellissimi, dall’inizio del matrimonio con la coroncina che mi sembravo Ilona Staller e di quello mi sono un po’ pentita. Ma io ero un po’ così, molto hippie, avevo un abito tutto molto sciolto, erano gli anni di quel mood e poi tutto quello che è venuto e che abbiamo costruito, le nostre carriere e soprattutto i figli”.

Cristina Parodi e Giorgio Gori insieme da 27 anni

E’ felice della sua vita, della sua famiglia ma la fatica c’è stata e deve esserci:

>>>> Tutta la passione di Cristina Parodi e Giorgio Gori a Formentera

Felice di essere qui dopo 27 anni. Tanta fatica e bisogna impegnarsi ma è un impegno bello perché è la nostra vita, bello viverla, andarsi incontro, essere sempre di supporto l’uno per l’altro e soprattutto dare ai figli un bell’esempio. È quello che abbiamo. Io sono una mamma imperfetta ma felice. Io sono una mamma che ha sempre lavorato come una pazza, per cui i bambini piccoli dovevo lasciarli anche per venire a Roma? Io ho lavorato tanto a Roma”

Non le mancano i sensi di colpa anche perché ancora oggi i figlie le rinfacciano che loro erano a casa e lei non c’era, restavano da soli. “Ho dovuto anche prendere un gatto per farmi perdonare poi i figli sono andati via e il gatto è rimasto. Ma loro hanno capito che nonostante il lavoro io e Giorgio, che lavorava anche di più di me, c’eravamo sempre”. 

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