Il Maestro Mazza ha sconfitto la malattia, salvato dal tumore al pancreas: “E’ subdolo non dà dolore”
Il Maestro Mazza è a La volta buona e lui è la prova che il tumore al pancreas si può anche sconfiggere
Il Maestro Mazza ce l’ha fatta, a La volta buona il suo messaggio contro la malattia è del tutto positivo. Gianni Mazza ha sconfitto il tumore al pancreas, quel terribile cancro di cui purtroppo sentiamo parlare troppo spesso e che è così difficile curare. Il Maestro Mazza sorride, ha 80 anni, sta bene e la sua è una seconda vita.
Chi riceve la diagnosi di tumore al pancreas sa bene quanto siano basse le aspettative di vita ma il Maestro Mazza è lì a raccontare che ce l’ha fatta. Abbiamo invece seguito il percorso di Eleonora Giorgi che purtroppo ha perso la sua battaglia. Oggi anche Enrica Bonaccorti lotta contro la stessa malattia >>> Gianni Mazza sta male in tv, la figlia gli salva la vita
Il Maestro Mazza a La volta buona parla della malattia
“Per fortuna se ne può uscire e questo è un bel messaggio che io ho già fatto anche perché sono andato anche a fare un pomeriggio di beneficenza al Gemelli perché sono molto grato e a tutti i suoi professori e ho fatto un concerto di beneficenza lì e l’ho detto ‘grazie a voi io ci sono’”.
“Perché è così e quando si sente poi pancreas si ha sempre molta paura ed è uno di quegli organi che quando viene colpito poi è difficile combattere”. Gianni Mazza sa bene che è un male che spesso non perdona.
“E poi è un male molto subdolo, un punto molto subdolo perché non dà dolore e quindi non lo sai e non te ne accorgi e per me è stato un caso molto fortunato per cui me ne sono accorto ma è veramente un colpo di fortuna”.
Gianni Mazza l’ha preso in tempo, nonostante l’assenza di dolore i medici hanno capito e l’hanno salvato. Ringrazia l’ospedale Gemelli di Roma, è grato a chi gli ha salvato la vita, a chi l’ha seguito fino alla fine. Un messaggio del tutto positivo e reale, bisogna combattere e bisogna sottoporsi alle visite, non trascurare niente, puntare sulla prevenzione per chi lavora per noi puntare sulla ricerca.