Reality e Talent

Amici 20: il capolavoro di Maria de Filippi

Amici 20 una perla nella programmazione di Mediaset: il capolavoro di Maria de Filippi

Siamo arrivati ormai al grande giorno, quello della finale di Amici 20. Il giorno in cui scopriremo il vincitore di questa edizione da record. Record di ascolti, record di dischi d’oro e platino ( e anche record di storie d’amore nate tra i ragazzi). Ma i record di Maria de Filippi non finiscono qui. Alla conduttrice, capitana di una squadra vincente, vanno dati molti altri meriti. Ha mandato in onda un talent da 6 milioni di spettatori al sabato sera, con il pubblico in casa. Portando ogni volta in quello studio centinaia di persone tamponate, con mascherina, che non hanno messo in pericolo la permanenza dei ragazzi nella scuola e quindi nella gara. Un pubblico come quello di Amici si è visto solo nella trasmissione di Pio e Amedeo e forse in alcune puntate del Maurizio Costanzo Show. Maria ha fatto esibire sul palco decine di artisti che non cantavano davanti a un pubblico da un anno e mezzo. Lo ha fatto nei pomeridiani, lo ha fatto nella fase del serale. Maria e tutta la squadra che ha gestito Amici 20, ha fatto incontrare giornalmente i ballerini con i loro insegnanti e con i professionisti senza che ci fosse anche un solo contagio. Vale lo stesso per i cantanti. E non dimentichiamo che Anna Pettinelli, Lorella Cuccarini e Rudy Zerbi hanno avuto a che fare con il covid. Tutto nella massima sicurezza, una macchina da guerra inarrestabile.

Tutti i meriti di Maria in un anno di pandemia

Il covid 19, appunto. Che nella scuola in qualche modo ha cercato di entrare. Ricordavamo di Lorella, risultata positiva ma totalmente asintomatica. Vale lo stesso per Anna Pettinelli. E Maria ha anche rivelato qualche giorno fa che anche Tancredi era risultato positivo al covid. Cosa sarebbe successo se i controlli non fossero stati capillari come è stato fatto? Poteva davvero succedere qualcosa di molto brutto ma Maria e la sua squadra hanno dimostrato che in tempo di pandemia, con i mezzi, con le idee, si può fare un programma come Amici. Un programma per il quale lavorano centinaia di persone, che ha portato all’azienda i migliori risultati della stagione televisiva insieme a C’è posta per te. Maria De Filippi si è mossa tra le registrazioni di C’è posta, quelle di Amici, quelle di Uomini e Donne, e di certo non deve essere stato facile. Lo ha fatto affidandosi probabilmente a persone di massima competenza che hanno gestito in questo ultimo anno e mezzo, i programmi della de Filippi senza sbagliare un colpo.

Con i suoi programmi Maria ha fatto respirare una ventata di aria fresca a tutti a casa. Soprattutto ai più giovani. Forse lo abbiamo dimenticato ma hanno passato l’ultimo anno davanti a uno schermo, chiusi nelle loro stanzette. Hanno perso un anno che nessuno gli ridarà indietro. Era inevitabile si. Si poteva fare di più? Si. E’ quello che è successo con i programmi di Maria: poteva succedere anche altrove, si potevano fare le stesse scelte e invece si sono fatte rinunce.

Questa edizione da record di Amici è stata seguitissima dal pubblico a casa anche grazie al ritorno alle origini. Mettere al centro le storie, i ragazzi e le ragazze di Amici. Il pubblico si è affezionato a loro, e loro si sono fatti amare da tutti. Si sono aperti, si sono mostrati in tutto e per tutto. Con le loro fragilità a volte anche con il loro brutto carattere, con i modi di chi ha 18 anni e spesso sbaglia senza rendersene conto. Un po’ di ribellione, un po’ di strafottenza. Ma mai cattiveria. E’ anche per questo che forse, anche a causa della reclusione forzata dall’autunno, in questa edizione di Amici sono nate le amicizie più belle. Ragazzi e ragazze che per mesi non hanno visto i loro genitori, i loro affetti, hanno trovato nel compagno di stanza, nel compagno di lezioni, una spalla su cui piangere. Un confidente, un amico, un nuovo amore.

Avrà anche scoperto grandi talenti che lasceranno il segno nel mondo del ballo e della musica? La strada è tutta in salita, il tempo darà le giuste risposte. Ma le premesse, almeno per alcuni di loro, ci sono tutte. E’ anche per questo che Maria ha fatto quest’anno un piccolo ma grande capolavoro.

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