Attualità Italiana

Allarme Vesuvio dagli USA: 1 milione di morti in 15 minuti

L'allerta arriva dagli USA, dove alcuni studiosi hanno analizzato i dati riguardanti il Vesuvio: ci saranno presto 1 milione di morti


Un allarme lanciato dagli USA è giunto fino al nostro stivale e riguarda proprio noi: Flavio Dobran – esperto di vulcani e professore della New York University – ha lanciato l’allerta riguardo il nostro Vesuvio. “Il Vesuvio che “dorme” dal 1944 esploderà con una potenza mai vista ed in appena 4 minuti inghiottirà già 5 o 6 Comuni della zona rossa“, ha fatto sapere il docente statunitense nella sua ultima relazione. La notizia non è nuova, purtroppo e neanche inaspettata verrebbe da dire, visto e considerato che c’è da aspettarsi che un vulcano dormiente, prima o poi, si risvegli con tutta la sua potenza.
Una colonna di gas, cenere e lapilli si innalzerà per 2 mila metri sopra il cratere. Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo con una temperatura di 1000 gradi centigradi, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di 7 chilometri, spazzando via strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse 1 milione di esseri umani in appena 15 minuti“, si legge su un articolo scientifico di Gianni Lannes di circa un anno fa.

La “diagnosi” è documentata da una serie di studi effettuati in merito e l’unica cosa incerta al riguardo sta nella data in cui avverrà l’immane disastro perché – come spiega il dottor Dobran – questo è un dato che non è possibile prevedere: “Però, sappiamo con certezza che il momento del grande botto arriverà. La conferma viene dalla storia: le eruzioni su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni. Ebbene, l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse Ercolano e Pompei uccidendo più di 2 mila persone“, afferma l’esperto, come si legge su Il Fatto Vesuviano.

Lannes aveva, inoltre, annunciato la progettazione da parte di Dobran di un simulatore vulcanico globale, che ha permesso di ricostruire le passate eruzioni, permettendo – dopo aver analizzato tutti i dati disponibili – di capire che, 20 secondi dopo l’esplosione, i gas e le ceneri incandescenti raggiungeranno circa 3 mila metri di altezza; un minuto dopo, la valanga sarà a 2 chilometri dal cratere; in 2 minuti, Ottaviano, Somma Vesuviana e Boscoreale saranno raggiunte, così come Torre del Greco, Ercolano e Torre Annunziata in circa 4 minuti.

Viene spontaneo domandarsi, perché si decide di costruire case su case ai piedi di un vulcano, sapendo benissimo a cosa si va incontro, prima o poi.



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5 responses to “Allarme Vesuvio dagli USA: 1 milione di morti in 15 minuti

  1. l’unica cosa che mi fa paura veramente…Il bello è che non se ne parla proprio..niente piani di evacuazione niente di niente..io abito a pompei e ce l’ho praticamente di faccia per non dire in testa… chi dovrebbe occuparsi di tutto cio? lo sanno che caso mai sarebbe un inferno? ho dei figli come tutti e non so chi si debba prendere la responsabilita’ di parlarne almeno !!!!speriamo che rimanga cosi x molto altro ancora, si dice che piu’ sfoga l’etna e meglio è x noi…kissa’

  2. se ne sta parlando adesso ma quest’articolo cmq risale a luglio di quest’anno!!!! quanto di piu’ ci vengono a dire…da luglio a oggi non se ne mai parlato

  3. Voi giornalisti che pubblicate quest’articolo fate la voce forte, fate girare questa notizia in televisione…come mai la tv non ne parla? mai possibile che le notizie dobbiamo trovarle per caso sul web?

  4. gli americani hanno scoperto!!! (L’AMERICA).Non si pensi che il vulcano esploderà in un attimo,senza dare delle avvisaglie.Sarà dato l’allarme dopo i primi sintomi o scosse di terremoto, purtroppo sarà decisivo il tempo che intercorrerà tra le prime scosse e il momento dell’esplosione in quanto dopo giorni,settimane o mesi di scosse e falsi allarmi la gente potrebbe non credere che possa esplodere e rientrare nelle proprie case quindi esporsi ad un rischio enorme.Aggiungo che quella è forse una delle zone a più alta densità di popolazione d’europa

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