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Libri da leggere 2011, Gran Circo Taddei e altre storie di Vigata

Libri da leggere 2011- Recensioni Gran Circo Taddei e altre storie di Vigata Dopo le avventure di Montalbano,  Camilleri ci regala un altro spezzato particolare della città di Vigata, ancora una volta teatro di microstorie inserite nel tessuto suburbano: Vigata è una cittadina (né un borgo né un megalopoli) che fa da contenitore alle diverse, […]


Libri da leggere 2011- Recensioni

Gran Circo Taddei e altre storie di Vigata

Dopo le avventure di Montalbano,  Camilleri ci regala un altro spezzato particolare della città di Vigata, ancora una volta teatro di microstorie inserite nel tessuto suburbano: Vigata è una cittadina (né un borgo né un megalopoli) che fa da contenitore alle diverse, pazze, irresistibili storie siciliane. Condite ancora dal dialetto vivo e vegeto che non stanca e rende scorrevole la lettura, in quest’opera ci imbattiamo in otto novelle, ambientate durante il Fascismo, passando per il dramma della Seconda Guerra Mondiale e assistiamo infine dopo la fine della guerra ai vari tentativi dei vigatesi – ma d’altronde di tutta la Sicilia – di tornare a vivere, in tutto il suo genio e sregolatezza. Un mix di vicende che colgono tutti gli strati della società siciliana, dall’operaio al ricco facoltoso e tutti i partiti e le fazioni politiche (fascisti prima e comunisti poi). Camilleri risalta, fra serio e faceto, i vari vizi dei suoi compaesani, fra risse , tradimenti, giochi d’azzardo.

La trama – Novella rappresentativa è Gran Circo Taddei che dà il nome al libro, particolare invece la vicenda che leggiamo in Regali di Natale. La Vigata libera dai nazisti si rituffa nel gioco d’azzardo, fortemente punito durante il Fascismo. Nascono così una serie di circoli per tutti gli strati sociali – circoli per operai, media borghesia e ricconi quale il circolo “Famiglia e Democrazia” – più o meno clandestini, giacchè uno di essi è situato nello stesso palazzo dove viene ospitata la caserma dei carabinieri. Ci imbattiamo nell’incallito e ambiguo giocatore Don Antonio Ferlito con una sola gamba e i suoi due guardiaspalle inseparabili. Quindi la lente narrativa si sposta sul giovane “vintino”  Amedeo, elettricista di zona. Un incontro casuale fra Don Antonio, Amedeo e la bella Teresa genera una storia fra serio e faceto di cui si vuole presto conoscere l’happy ending. Consigliato per chi vuole ridere delle situazione serie.

 Gabriele Scardocci



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