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Maria Grazia Cucinotta contro il femminicidio diventa stilista

Maria Grazia Cucinotta a sostegno delle donne contro il femminicidio. L'attrice è stilista di una collezione di dieci capi. Il ricavato andrà in beneficienza alla Fondazione Pangea Onlus


Maria Grazia Cucinotta dice “no” al femminicidio. La bellissima attrice è la protagonista di una collezione di dieci capi, insieme alla stilista Maria Grazia Severi. Vediamo, quindi, la Cucinotta nei panni di una stilista a tutto tondo, ma il vero motivo che ha spinto l’attrice ad abbracciare la moda disegnando i capi trova la sua risposta nella giornata del 25 novembre, ovvero la giornata internazionale dedicata alla violenza delle donne. Una scelta molto umana e sensibile al tema del femminicidio che ultimamente sta spopolando sulle cronache del nostro Paese. La Cucinotta, attrice e stilista, ha deciso così di sostenere tramite la mini linea di moda, mirata sullo stampato animalier, la Fondazione Pangea Onlus che agisce principalmente sulle tematiche relative ai diritti umani e delle donne, soprattutto quelle oggetto di maltrattamenti, e spesso in difficoltà. La capsule “Maria Grazia Cucinotta for Maria Grazia Severi” sarà in vendita dal prossimo febbraio. Ciò che sarà ricavato dal progetto di Maria Grazia andrà in beneficienza alla Fondazione, in aiuto delle donne vittime di femminicidio. Per l’attrice è un modo per contribuire nel combatterlo. Di fronte a queste cose, infatti, ogni donna è uguale all’altra. Non esistono razze né etnie.
«Abbiamo pensato a un Made in Italy per esaltare quella femminilità che non deve essere mortificata per paura della violenza ma al contrario messa ancor più in risalto, indossandola con orgoglio al fine di eliminare ogni pregiudizio». Questo è quanto ha riferito la stilista. Nel frattempo, la Cucinotta sarà presente e in prima linea il prossimo 25 novembre e presterà la sua voce narrante su una serie di mologhi scritti da Serena Dandini, autrice del libro “Ferite a morte“, che verrà presentato nella sede delle Nazioni Unite a New York.
L’attrice ha precisato di credere molto in questo progetto nato tra donne: «Noi donne sentiamo la doverosa responsabilità di tenere alta l’attenzione sulla nostra e di far sapere che è possibile essere aiutate».



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