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Il mio anno a Oxford: prima ridi, poi piangi ( Recensione)

Tra i film più visti nel mese di agosto nel catalogo di Netflix spicca Il mio anno a Oxford: ecco la nostra recensione

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Disponibile su Netflix dal 1° agosto 2025, “Il mio anno a Oxford” (“My Oxford Year”) è una di quelle storie che partono come una commedia romantica frizzante e si trasformano, passo dopo passo, in un racconto intenso e struggente. Un viaggio emotivo che ti strappa sorrisi per poi lasciarti con gli occhi lucidi, ambientato nello scenario da sogno dell’Università di Oxford. Per la nostra rubrica “Ti consiglio un film” oggi vi parliamo proprio del film che è ai primi posti nel catalogo di Netflix. Non fatevi ingannare dai primi minuti del racconto, pieni di ironia e sarcasmo e anzi, preparate i fazzoletti!

Attenzione spoiler! Se non volete sapere cose che potrete scoprire solo vedendo Il mio anno a Oxford, non andate avanti nella lettura.

Il mio anno a Oxford: la trama

La protagonista, Anna De La Vega (Sofia Carson), è una brillante studentessa newyorkese che ottiene una prestigiosa borsa di studio per studiare poesia vittoriana a Oxford. Determinata a vivere un anno indimenticabile prima di accettare un’offerta di lavoro a Wall Street, arriva in Inghilterra con un programma ben preciso: lezioni, pub storici, amicizie nuove e un pizzico di avventura.

I suoi piani, però, vengono sconvolti dall’incontro con Jamie Davenport (Corey Mylchreest), affascinante e misterioso docente di letteratura. Tra battute brillanti, scontri verbali e attrazione crescente, i due iniziano una relazione che sembra uscita da una favola… fino a quando un segreto cambia tutto. Nella prima parte, il film è leggero e vivace: dialoghi rapidi, humor tipicamente british, atmosfere universitarie dal fascino intramontabile. Ma a metà storia, la narrazione prende una piega drammatica. L’amore tra Anna e Jamie viene messo alla prova da una malattia che ribalta ogni certezza.

Quello che poteva essere un classico romance si trasforma in una riflessione sulla vita, sulle scelte e sul coraggio di vivere pienamente il presente. La commedia iniziale lascia spazio a un’emotività intensa, e lo spettatore si ritrova a passare dal ridere alle lacrime in un attimo.

Perchè vedere Il mio anno a Oxford

Girato in location iconiche come Magdalen College, Bodleian Library e Radcliffe Square, il film non si limita a usare Oxford come sfondo: la città diventa un personaggio a sé. Le strade acciottolate, le biblioteche storiche, i college secolari trasmettono un senso di eleganza e tradizione che amplifica il contrasto tra la spensieratezza iniziale e la malinconia finale. Il film è tratto dal romanzo di Julia Whelan, ma con alcune differenze sostanziali: nel libro la protagonista si chiama Eleanor Donan e la storia lascia il finale più aperto, mentre nella versione cinematografica il destino di Jamie è più tragico e definitivo. Una scelta che accentua la componente drammatica e lascia un segno più forte nello spettatore.

Sofia Carson porta sullo schermo un’Anna energica e vulnerabile, mentre Corey Mylchreest regala un Jamie elegante e profondamente umano. La chimica tra i due è palpabile, rendendo credibili sia i momenti comici sia quelli più intensi. La colonna sonora, fatta di brani delicati e melodie nostalgiche, accompagna perfettamente l’evoluzione emotiva della storia.

“Il mio anno a Oxford” è un film che ti conquista con la leggerezza e ti resta nel cuore con la malinconia. Non è solo una storia d’amore, ma un invito a vivere ogni istante con intensità, a dire ciò che si prova e a non rimandare la felicità. Se ami le commedie romantiche con un’anima profonda, preparati: prima riderai, poi piangerai… e forse, alla fine, ti ritroverai a voler prenotare un biglietto per Oxford.

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