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Morgan costretto a lasciare casa, il messaggio di sua madre e il lutto per il musicista (Foto)

Il 25 giugno Morgan deve lasciare la sua casa e tutto ciò che parla della sua musica, la sua vita (foto)


Purtroppo per Morgan il giorno dello sfratto è arrivato di nuovo e questa volta non ci sarà nessun rinvio e il musicista dovrà dire per sempre addio alla sua casa (foto). Un vero lutto per Marco Castoldi che non ha fatto mistero della sua enorme sofferenza nel dovere abbandonare la casa in cui vive da tanti anni. In esecuzione del pignoramento deciso dal Tribunale di Monza Morgan deve lasciare la sua abitazione. Avrebbe dovuto farlo già il 14 giugno scorso ma per motivi di salute lo sfratto è stato solo posticipato. Domani il giorno più brutto anche se il cantante 46enne non è solo, accanto a lui è tornata anche l’ex compagna, la mamma della sua seconda figlia. Ci sono gli amici, i colleghi, c’è il lavoro che sembra dargli respiro e in più c’è sua madre. Sono parole di conforto e sostegno quelle che ha usato la mamma di Morgan per offrirgli tutto il suo aiuto ma per l’artista è un vero lutto che adesso deve elaborare perché lì in quella abitazione lascia tanto di se stesso e della sua musica.

MORGAN DEVE LASCIARE LA SUA CASA A MONZA – LO SFRATTO IL 25 GIUGNO 2019

ASIA ARGENTO DURA NEI CONFRONTI DI MORGAN ANCHE SE E’ IL PADRE DI SUA FIGLIA 

So che la casa per te ha tanti ricordi ma uno giovane come te ha anche bisogno di cose nuove. Confido in una tua maturità. Sorridi il lavoro ti va bene, hai tanta gente che ti vuole bene, sei un musicista Pensa a questo!” sono le parole di sua madre in una conservazione Whatsapp resa pubblica. La madre di Marco ha anche aggiunto: Tutto quello che riguarda la musica proteggilo qui da me” ma Morgan ha replicato che la sua casa è troppo piccola per contenere tutto: La tua casa è troppo piccola per il ‘museo della Brianza. Dopo ti tocca venire anche a te sulla panchina”.

Lo sfratto è imminente e sempre tramite Whatsapp il suo ufficio stampa ha reso note le parole di Castoldi: “Per me rappresenta un grande dolore che si aggiunge ad una vita complessa e tragica che trova un senso nella creatività ma è innegabilmente piena di ferite… Io devo elaborare questa nuova sofferenza come si elabora un lutto, con forza e statura morale”. Vorrebbe raccontare al nuovo proprietario cosa troverà nella sua casa: “Credo che raccontarti cosa troverai qui dentro possa aiutarmi nel passaggio” ma è difficile che avvenga.



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