News Musica

Il ricordo dei figli di Pino Daniele scomparso sei anni fa (Foto)

Le parole dei figli di Pino Daniele a sei anni dalla sua morte (foto)

Sono trascorsi già sei anni da quella lunga notte, la notte in cui è morto Pino Daniele. E’ così che la ricordano i suoi figli più grandi: “una lunga notte”. Ricordano il suono della pioggia che copriva il rumore che c’era. Un dolore che dura da sei anni e che Alex e Cristina confidano li tiene stretti a lui. Un post che i figli di Pino Daniele hanno pubblicato sul profilo della Fondazione Pino Daniele Trus Onlus. Anche gli altri figli dell’artista hanno ovviamente ricordato il loro papà, sono i figli nati dal legame con Fabiola Sciabbarrasi, Sara, Sofia e Francesco. Non attendono di certo il 4 gennaio per parlare al mondo del loro padre, lo fanno spesso anche sull’altra associazione dedicata a lui, Pino Daniele Forever Onlus. “Il 4/1/2015 fu una lunga notte, il suono della pioggia copriva il rumore che c’era, l’acqua ne conserva memoria. Lacrime che materializzano emozioni, la salinità lascia la scia in cui ci raccogliamo per viverne il dolore che ci tiene ancora per un istante stretti a te papà” sono le parole di Alex e Cristina.

SARA DANIELE SCRIVE AL SUO PAPA’ 

Il brano “Sara” lo conosciamo tutti, uno dei tanti capolavori di Pino Daniele, inevitabilmente la canzone più cara a lei che scrive: “A distanza di sei anni mi domando se quando hai scritto “Sara” avevi già previsto tutto, pensando ‘senti io gliela scrivo così nel dubbio l’ascolta e sa che: 1. Può anche smettere di piangere 2. non andrò mai da nessuna parte, sarò sempre lì con lei’ —un pò come questa foto dove mi prendevi in braccio, anche se adesso il tuo peso sulle spalle ce l’ho io, ma lo porto volentieri e con fierezza”. E’ cresciuta Sara Daniele e la mancanza di suo padre non può però passare.
“Sai, questo 4 Gennaio lo vivo in modo malinconico, pensa che ieri sera ho fatto come le anziane e mi sono messa a rimuginare sui miei ricordi passati, con l’unica differenza che mi sono venuti in mente episodi di vita dove non c’eri fisicamente ma pensavo “caspita, ho risposto uguale a papà” oppure “bene, ho fatto una danielata (si noi le gaffes le chiamavamo così)”.

Sara conclude il suo lungo post per il suo papà:Ho realizzato che noi figli siamo l’estensione dei nostri genitori e dei loro insegnamenti, non sono perfetta ed ho ancora tantissime cose da imparare, ma se guardo il mio percorso dai 18 anni alla donna che sono oggi, credo che un po’ saresti fiero. Grazie Papà, per tutto. Ti aspetto in riva al mare come al solito! Sara”.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.