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Francesca Michielin a 16 anni dal terapeuta, un regalo di sua madre

E' su Grazia che Francesca Michielin racconta del percorso dallo psicologo iniziato quando aveva solo 16 anni

francesca michielin grazia

Francesca Michielin aveva solo 16 anni quando ha vinto X Factor, un successo difficile da gestire a quell’età e sua madre ha pensato di mandarla subito da un terapeuta. E’ il regalo migliore che potesse farle e su Grazia la Michielin spiega quanto sia stato importante per lei quel percorso, quanto le serva ancora oggi. Andare in analisi, essere seguiti, per molti dovrebbe essere una vera necessità, una cosa da fare come tutte quelle che facciamo ogni giorno per la nostra salute. Sa di essere privilegiata, sul settimanale che le regala la copertina lo ripete mentre ricordiamo che il 6 marzo Francesca Michielin condurrà il programma Effetto Terra – Guida pratica per terrestri consapevoli, su Sky Nature. Che il 15 marzo esce il suo libro Il cuore di grano; ma il successo della Michielin inizia da quel talent e dalla musica.

Francesca Michielin: “Io non ho avuto un’adolescenza e ho dovuto fare i conti molto presto con le mie fragilità”

Sa di essere fortunata, privilegiata ma lei è stata aiutata perché altrimenti tutto quello che di bello le è accaduto poteva diventare buio:La fortuna è stata che mia madre, appena finito X Factor, mi ha mandata da un terapeuta per non farmi schiacciare da questa cosa enorme che mi stava succedendo. So che molti giovani hanno paura di farsi aiutare perché non vogliono parlarne ai genitori e non hanno i mezzi per pagarsi la terapia da soli. Ma penso che sia fondamentale per tutti un confronto con uno psicologo, prima o poi. E’ come lo skincare, necessario per il nostro bene”.

Ricorda la prima cosa che le ha detto lo psicologo:Le emozioni si vivono, non si gestiscono! Comunque, prima di fare questo lavoro, ogni volta che avevo un problema, mi isolavo, trovando nello sport, nella musica o nello studio una forma di sfogo. Adesso nessun dolore può permettermi di separarmi dal mio pubblico. Qualsiasi cosa sia successa, io devo essere lì, presente in modo totale. Per riuscirci, però, ho sofferto parecchio”.

Oggi la sua fragilità è diventata la sua forza: “Voglio piangere sul palco dell’Ariston: perché no? Vi lancio addosso le mie lacrime come se fossero fiammelle”.

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