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Enrica Bonaccorti non perde l’ironia: combatte contro il tumore e scherza sui capelli finti

Enrica Bonaccorti in tv racconta di come sta affrontando il tumore

enrica bonaccorti verissimo

Nel salotto di Verissimo, ospite della puntata di domenica 16 novembre, è tornata a raccontarsi Enrica Bonaccorti. La conduttrice, con grande sincerità e delicatezza, ha condiviso con Silvia Toffanin il suo percorso degli ultimi mesi, segnati dalla diagnosi di tumore al pancreas ricevuta quest’estate. Un momento difficile, che l’ha profondamente scossa, ma che oggi affronta con maggiore consapevolezza, sostenuta da terapie mirate e dall’affetto del pubblico che l’ha spinta a tornare in televisione.

Come sta oggi Enrica Bonaccorti

Appena seduta in studio, con un sorriso disarmante, Enrica Bonaccorti rompe il ghiaccio chiedendo: “Sto bene con questi capelli finti?. Una battuta che racconta già la sua forza d’animo, nonostante il delicato percorso di cura.

Rispondendo alle domande sulla sua salute, la conduttrice ha spiegato: “Ho fatto tutte le terapie che mi hanno detto di fare: chemioterapie, radioterapie… Ora devo aspettare due mesi e mezzo prima di un’analisi che ci dirà come sta andando. Sono stata molto meglio rispetto a quello che mi aspettavo.”

Enrica racconta di non aver avuto segnali particolari: solo una lieve stanchezza e la difficoltà nel salire le scale, sintomi che non lasciavano presagire nulla di grave. La diagnosi è arrivata così, all’improvviso, dopo un semplice esame di controllo.

Il ricordo di Eleonora Giorgi e i primi mesi dopo la diagnosi

Il momento più difficile è stato quello immediatamente successivo alla scoperta del tumore. Enrica ammette di aver reagito inizialmente in modo negativo e di aver collegato subito la malattia alla vicenda di Eleonora Giorgi, a cui era molto affezionata: “Il tumore al pancreas evocava Eleonora. Le ho voluto molto bene e ho seguito tutta la sua storia. Mi dicevo che non sarei stata brava come lei. Quando ho avuto la diagnosi mi sono chiusa: pensavo che dopo pochi mesi non ci sarei stata più.”

Per quattro lunghi mesi si è isolata, schiacciata da un senso di assenza totale: “Non c’ero. Facevo finta di non esserci con me stessa. Non ero triste, non ero preoccupata: non c’ero.”

La forza del pubblico e la voglia di tornare

Un ruolo fondamentale nel suo ritorno alla vita l’hanno avuto le persone che le hanno scritto, incoraggiandola a non arrendersi: “Mi ero fissata con Eleonora, per me era già finita. Però tante persone mi hanno scritto. Mi hanno ridato la voglia di vivere, di esserci. Sono felice di averlo fatto: per me, per tutti. E vi voglio dire grazie per qualsiasi cosa.”

Un ringraziamento sentito, che conferma quanto il rapporto con il pubblico sia per Enrica Bonaccorti una linfa vitale.

Le preoccupazioni e la speranza dell’operazione

Nei giorni immediatamente successivi alla diagnosi, Bonaccorti ricorda di aver pensato soprattutto alle cose pratiche, come se quelle fossero l’unico modo per mantenere il controllo: “Non riuscivo a pensare alla tristezza. Volevo che tutto quello che ho scritto non si perdesse.”

Oggi la situazione non è ancora semplice: “C’è questa cosa in un punto brutto che non si può operare. Non è regredito, ma non ha fatto metastasi. Dovrebbe staccarsi. Devo sperare di potermi operare.”

Una speranza concreta, che per ora guida i prossimi passi del suo percorso medico. Se c’è qualcosa che spaventa davvero Enrica Bonaccorti, non è la malattia, ma il pensiero per sua figlia: “Per me non ho paura. Mi fa paura qualcosa che possa riguardarla. Noi siamo sole, vorrei che fosse più tranquilla, protetta, soddisfatta. Vorrei trovasse una persona perbene accanto, perché dopo una persona non per bene non si fida più.”

Parole commoventi, che mettono al centro l’amore di una madre e il desiderio che sua figlia possa sentirsi al sicuro.

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