Il dispiacere di Luca Barbareschi per i figli: “Sono stato in ospedale tre volte ma non si è fatto sentire nessuno”
Luca Barbareschi quest'anno è stato in ospedale tre volte ma nessuno dei figli l'ha chiamato
Luca Barbareschi quest’anno dopo una commozione cerebrale è stato in ospedale per ben tre volte ma nessuno dei suoi figli lo ha contattato. E’ di Luca Barbareschi padre che parla più di tutto nella sua intervista a Vanity Fair, perché è quello che lo fa soffrire più di tutto il resto. Di cose da dire ne ha tante ma alla fine svela che cosa vorrebbe organizzare.
Un funerale da vivo per tutti quelli che lo vorrebbero morto già adesso. E’ un po’ il desiderio di molti che sono stati protagonisti ma Luca Barbareschi continua a parlare dei figli, spiega quanto è stato generoso con loro ma oggi solo il primogenito lo chiama. Leggi anche Luca Barbareschi pentito del passato: “Non posso non amare mia moglie, l’ho fatta soffrire
Luca Barbareschi in ospedale ma i figli non si preoccupano per lui
“Sono stato in ospedale tre volte, eppure non si è fatto sentire nessuno tranne che per le feste comandate” è la triste realtà di oggi di Luca Barbareschi che racconta anche del suo ultimo film in arrivo al cinema, dal 24 luglio, Paradiso in vendita.
“Il più grande, Michael, è l’unico che mi chiama. Altri tre spesso mi chiedono soldi, e allora ho proposto loro di spennare viva una gallina: riuscireste a sopravvivere senza che quella vi cavi gli occhi o vi ferisca con gli artigli? Allora facciamo che andate a fare in c*lo, perché mi augurate la morte” ed è così che racconta che è stato in ospedale ben tre volte ma non si è fatto sentire nessuno se non che per le feste comandate. Per fare gli auguri, quelli che si devono fare a chiunque.
“Mi spiace per loro, perché sono un padre speciale, pieno di amore, di generosità e di disponibilità, e mi spiace per i miei nipoti, che non conosceranno il loro nonno. Ci illudiamo che i figli siano a nostra immagine e somiglianza, ma quella è solo una metafora biblica” e l’amarezza è ovvia.
Luca Barbareschi pensa di avere fatto di tutto per i suoi figli: “Per i miei figli ho fatto tutto: ho pagato loro le scuole americane più esclusive, le barche, la vita tra Cortina e Filicudi, ho fatto ottenere loro la green card: chi è che può vantare oggi tutte le opportunità che hanno avuto loro?” e il risultato è l’assenza.
Il suo funerale da vivo pensa che sarebbe bellissimo: “Preparo una bara, un manichino con la mia faccia e invito tutti quelli che si augurano la mia morte affinché possano assistere al mio funerale ed essere sicuri di non dovermi chiamare mai più”.
C’è anche una sofferenza fisica che non lo fa riposare, combatte con un dolore al ginocchio che non lo fa dormire: “Prendo l’ibuprofene, metto il ghiaccio e faccio fisioterapia tutti i giorni, ma il recupero sarà lungo” e spiega che quando si sdraia la circolazione rallenta e il dolore stride perché l’osso entra dentro il titanio: “Sto invecchiando” ma l’entusiasmo è di un 15enne.