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Festa Unità d’Italia: piovono critiche dalla stampa estera

17 marzo 2011. Festeggiamenti in tutta Italia per i 150 anni di unità. Da stamani a Roma, il presidente della Repubblica partecipa a manifestazioni organizzate per ricordare gli eroi che durante i moti rivoluzionari dell’800, permisero di riunire una nazione che per secoli era stata divisa in tanti staterelli cuscinetto. 150 anni da quella frase […]


17 marzo 2011. Festeggiamenti in tutta Italia per i 150 anni di unità. Da stamani a Roma, il presidente della Repubblica partecipa a manifestazioni organizzate per ricordare gli eroi che durante i moti rivoluzionari dell’800, permisero di riunire una nazione che per secoli era stata divisa in tanti staterelli cuscinetto.

150 anni da quella frase e nonostante gli anni, il lavoro, le vicissitudini, l’Italia sembra sempre più divisa. Lo sottolinea anche il New York Times che nonostante ricordi le celebrazioni odierne, sottolinea che siamo un paese sempre più diviso, politicamente, geograficamente ed economicamente. ( la foto che vi proponiamo ritra Bolzano oggi e il quotidiano americano sottolinei come la popolazione sia indifferente ai festeggiamenti)

Lo stesso per il The Financial Times. Il quotidiano britannico parla di: di “un infelice compleanno per una nazione civile” al quale serve “trovare un leader capace di superare gli interessi personali e per le feste e di sollevare il tono della vita pubblica”.

Sicuramente una visione molto dettagliata della vita pubblica e delle esigenze del paese viste dalle testate giornalistiche internazionali che dovrebbero far riflettere in questo giorno particolare.

“Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani” fu la frase che Massimo D’Azeglio disse nel 1861, anno in cui venne proclamata l’Unità d’Italia e la cui reggenza fu affidata a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia.

Oggi vanno ricordati i giovani, appena ventenni, che pieni di entusiasmo, amor di patria e coraggio, combatterono per scacciare lo straniero dal patrio suolo e riconsegnarlo a tutti gli italiani, da nord a sud, senza alcuna distinzione. Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli, Giuseppe Mazzini e sua moglie Anita, i fratelli Bandiera, Carlo Pisacane e sua moglie Enrichetta, ma anche Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, Massimo D’Azeglio e numerosi altri giovani che hanno sostenuto e amato un ideale. Uomini e donne che hanno combattuto per l’Unità d’Italia, per restituire l’Italia agli Italiani.

Teresa Corrado



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5 responses to “Festa Unità d’Italia: piovono critiche dalla stampa estera

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