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Yara, tagli inferti dopo esser stata strangolata

Ultime rivelzioni shock sul caso si Yara Gambirasio. Come già vi abbiamo scritto ieri secondo le ultime notizie sul caso della morte della ginnasta provenienti dal settimanale Oggi ci sarebbero delle novità circa le modalità dell’omicidio. La piccola Yara non è morta di freddo, è di appena 20  minuti fa la notizia che Yara sarebbe […]


Ultime rivelzioni shock sul caso si Yara Gambirasio. Come già vi abbiamo scritto ieri secondo le ultime notizie sul caso della morte della ginnasta provenienti dal settimanale Oggi ci sarebbero delle novità circa le modalità dell’omicidio.

La piccola Yara non è morta di freddo, è di appena 20  minuti fa la notizia che Yara sarebbe stata strangolata dopo essere stata massacrata di pugni. Lo afferma il settimanale Oggi anticipando un servizio. Secondo il settimanale, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo incaricata dell’autopsia, avrebbe scoperto segni di forte pressione sulla gola. «L’assassino avrebbe usato entrambe le mani per serrarle la gola, ma prima l’avrebbe massacrata a pugni, come dimostrano due vistose ecchimosi sotto gli occhi – si legge nelle anticipazioni del settimanale – e un colpo tremendo alla tempia sinistra. Quando è stata strangolata Yara era in stato di incoscienza. Non si difendeva più. Ed era già morta quando l’assassino ha infierito sul suo corpo con un coltello. La vittima, infatti, non ha perso una goccia di sangue» .

Intanto proseguono i test del Dna disposti dall’autorità giudiziaria. «Sono 400, poi si vedrà», ha spiegato stamani il magistrato titolare dell’indagine, Letizia Ruggeri. Per quanto riguarda poi alcune indiscrezioni sull’isolamento di nuovo dna maschile sui vestiti della tredicenne, il pm ha smentito seccamente: «A me non risulta e credo che sarei la prima persona ad esserne informata, nel caso».

Nel frattempo, come scrive l’Eco di Bergamo, è giallo sul cerchietto che Yara indossava sul capo: gli inquirenti si chiedono come sia possibile che, nonostante la probabile colluttazione con l’assassino (o gli assassini), lo stesso cerchietto non le sia caduto dalla testa. Uno dei tanti interrogativi, a cui questa vicenda ci sta tristemente abituando.

Giusy Cerminara



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