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Sarah Scazzi ultime notizie, Cosima Serrano parla dal carcere

Giovedì scorso è avvenuto l’arresto di Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi, indagata per aver assistito all’omicidio della nipote, senza evitarlo in alcun modo, e accusata di aver contribuito all’occultamento di cadavere. E’ quindi cambiata totalmente la scena del crimine immaginata fino a questo momento. Mentre Sarah veniva uccisa, non c’erano solo Michele Misseri e […]


Giovedì scorso è avvenuto l’arresto di Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi, indagata per aver assistito all’omicidio della nipote, senza evitarlo in alcun modo, e accusata di aver contribuito all’occultamento di cadavere. E’ quindi cambiata totalmente la scena del crimine immaginata fino a questo momento. Mentre Sarah veniva uccisa, non c’erano solo Michele Misseri e la figlia Sabrina, ma anche Cosima Serrano, la quale si trova ora in carcere, e dalle ultime notizie pare che da lì pronunci le parole “male non fare paura non avere“.

A difendere Cosima Serrano c’è l’avvocato Franco De Jaco, il quale ha dichiarato che ora la sua assistita è più tranquilla, e ha superato lo choc dell’arresto. I magistrati ascolteranno Cosima domani, per l’interrogatorio di garanzia. Nella stessa giornata, si ascolterà nuovamente anche la figlia Sabrina Misseri, per la quale è stato emesso un nuovo provvedimento restrittivo.

A detta dell’avvocato, Cosima non fa altro che pensare alla figlia Sabrina, la quale si trova a poca distanza da lei, nello stesso carcere. Cosima Serrano, più che alla sua innocenza, vorrebbe che si credesse a quella della figlia, ormai in carcere da mesi. La donna inoltre conferma la sua verità, e non sembra avere intenzione di cambiarla in alcun modo.

L’8 giugno verrà riascoltato anche il marito Michele, la cui credibilità oramai è compromessa dalle sette diverse verità che ha messo in campo fin dall’inizio. Ma non sono state solo le sue dichiarazioni a far sorgere il dubbio nei magistrati riguardo Sabrina Misseri; quest’ultima può essere ritenuta in modo plausibile l’artefice di questo delitto con un movente: la gelosia per l’ “amico” Ivano.

Un movente forse un po’ debole, a considerare la giovane età della piccola Sarah, di soli 15 anni. Ma probabilmente è stato abbastanza per Sabrina, alla quale non sarebbe andato giù il fatto che Sarah avesse un atteggiamento troppo affettuoso nei confronti del “suo” Ivano. Pare inoltre che quest’ultimo si fosse arrabbiato con Sabrina, dopo che Sarah gli aveva riferito alcune loro cose “intime” che poteva conoscere solo dalla cugina.

Il giallo di Avetrana, dunque, non finisce qui. Bisogna stabilire con certezza chi, tra Michele, Sabrina e Cosima, abbia materialmente tolto la vita a Sarah Scazzi. Ma tutti e tre sembrano essere colpevoli in qualche modo della morte della ragazzina.

A.D.



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