Sarah Scazzi ultime notizie, Cosima e Sabrina Misseri aspettano il processo

Sono in carcere con l’accusa di aver ucciso Sarah Scazzi, Cosima e Sabrina Misseri, rispettivamente zia e cugina della 15 enne di Avetrana scomparsa dal paese il 26 agosto 2010 e trovata morta dopo 40 giorni in una cisterna nelle campagne tra Avetrana e Nardò. La prima udienza preliminare del processo per la morte di Sarah si tenne il 29 agosto a Taranto. Udienza subito rinviata al 10 ottobre, in quanto il Giudizie per le udienze preliminari ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati di Sabrina Misseri.

La ragazza aveva chiesto di spostare il processo in altra sede, perché a Taranto era diventato difficile parlare per via degli insulti e del comportamento della gente. Dunque si terrà il prossimo 10 ottobre la prossima udienza, ma già tra qualche giorno, il 26 settembre, potrebbe esser rivalutata la posizione di Sabrina Misseri e Cosima Serrano: in quella data, infatti, la Cassazione deciderà se concedere gli arresti domiciliari alle due donne. Cosima e Sabrina attualmente vivono il carcere nella stessa cella, a Taranto. Il 26 settembre si deciderà anche se confermare le accuse di sequetro di persona e concorso in omicidio per la madre di Sabrina, Cosima Serrano. Inoltre, in quella data si saprà la decisione dei giudici sull’istanza di incompatibilità ambientale presentata dal collegio della difesa della cugina di Sarah, Sabrina Misseri. Nel caso in cui il processo sia spostato da Taranto, sembrerebbe che la sede più indicata potrebbe essere Potenza.

Nel frattempo, come sappiamo, Michele Misseri, il contadino di Avetrana primo protagonista in questa storia, lo stesso che fece ritrovare il cadavere di Sarah, è stato prosciolto dall’accusa di omicidio e dovrà rispondere soltanto dell’occultamento del cadavere della nipote. Secondo i giudici il movente attorno a cui ruota l’omicidio di Sarah Scazzi è legato al ragazzo di cui Sarah si era invaghita e che Sabrina amava segretamente: Ivano Russo. Secondo le accuse, Sabrina avrebbe ucciso Sarah per una presunta rivalità in amore, con la complicità della madre.