News e Cronaca

La storia di Palmina Martinelli: bruciata viva a 14 anni

Una bimba di soli 14 anni bruciata viva con l'alcool, perchè non voleva prostituirsi. La terribile storia di Palmina.


È una storia drammatica quella di Palmina Martinelli, una bambina di soli 14 anni che nel lontano 1981 venne uccisa, bruciata viva con l’alcol, da chi voleva destinarla al mercato della prostituzione. La foto che pubblichiamo, anche se sfocata, è l’unica foto rimasta della giovane vittima. L’appello a ricordarla arriva da Facebook, perché è stato riaperto il caso. Secondo le ultime notizie anche Chi l’ha Visto dovrebbe occuparsi del caso, domani sera. Vediamo insieme la sua storia. Palmina aveva 14 anni, abitava a Fasano, vicino Brindisi. Era una ragazzina fisicamente minuta, dolce. La sua unica “colpa” è stata quella di avere il coraggio per ribellarsi ad un clima di soprusi e violenze, e per questo motivo, nel lontano 1981 venne punita dai suoi aguzzini. La sua storia è stata divulgata nei giorni scorsi su Facebook da Marianna, riportiamo di seguito interamente quell che scrive e che prega di diffondere: Chi la uccise entrò in casa sua e le tolse la vita, dandole fuoco, dentro una vasca, in un giorno in cui a Fasano era stata interrotto il flusso idrico. Uno scenario di barbarie con pochi precedenti, quello in cui perì la giovane. Per lei, che desiderava una vita normale, il destino giocò la sua carta peggiore. Per questo, proprio il giorno in cui qualcuno pose fine alla sua esistenza terrena, aveva progettato di scappare con una sua amica che viveva in un istituto. Palmina non morì subito. La fine, per lei, arrivò 22 giorni dopo (l’aggressione era accaduta l’11 novembre), dopo aver patito atroci sofferenze. Sofferenze che si protrassero per i familiari, durante i processi. In primo grado e in appello i due imputati presunti assassini furono assolti per insufficienza di prove, in Cassazione dichiarati innocenti per insussistenza dei fatti. Eppure in quel dibattimento Palmina entrò in aula. Lo fece con la sua voce dilaniata dal dolore. Una testimonianza drammatica resa al medico di rianimazione del Policlinico di Bari, Tommaso Fiore, che ne registrò le parole, e ove si indicarono gli esecutori del delitto. L’ultimo sforzo di un corpo devastato, ove non era distinguibile più nulla, se non gli occhi. Raccolte dal pubblico ministero Nicola Magrone, le parole della ragazzina finirono con l’essere tacciate come infamanti per gli indagati. Così Palmina finì per essere una suicida che in punto di morte aveva voluto calunniare dei ragazzi, per uno strana quanto macabra intenzione a far male agli altri: lei, che era incapace di farlo a chicchessia. Da vittima divenne colpevole. Il 23 aprile 2012 a Fasano, il paese da cui Palmina non riuscì più a fuggire, è stata intitolata una piazza in suo nome. Un riconoscimento importante, fondamentale per mantenere almeno viva la memoria, per continuare a combattere.

Palmina oggi se ne sta là, tra i perdenti. I colpevoli della sua terribile morte non hanno un volto. Non è stata rispettata da viva, non è stata rispettata da morta. Perchè senza giustizia. Chi è stato perseguito nel processo che ricercava una verità sulla sua morte, non può più essere condannato. Ma quello che la società civile oggi chiede è che Palmina abbia almeno la dignità processuale della morte per omicidio. Perchè di questo si trattò. L’ennesimo caso di una violenza perpetrata probabilmente da uomini contro una donna. Un reato, questo, in costante aumento in Italia, paese giudicato civile, ma solo in alcuni specifici casi. Per quello di Palmina, come per quello di tante altre ragazze, non ci sentiamo di affermare la stessa cosa.
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1 response to “La storia di Palmina Martinelli: bruciata viva a 14 anni

  1. Solo questa sera, tramite il TG3, siamo venuti a conoscenza di questa tristissima storia di questa bambina. Onore a PALMINA che è stata di esempio per tutti noi, che il SIGNORE la tenga con Lui in Paradiso. Gli aguzzini che hanno commesso un atto vile, prima o poi saranno sottoposti al giudizio di DIO. Avremmo un appello da fare, sia al Santo Padre FRANCESCO, che al nostro PRESIDENTE NAPOLITANO, ognuno per la propria parte di rendere quest’angelo Beata e decorata, per l’esempio che ci ha data. Grazie PALMINNA

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