Attualità Italiana

Sardegna: Rafaele Tiru minaccia il suicidio in Consiglio regionale

Un uomo, Rafaele Tiru, ha minacciato di suicidarsi con una corda al collo in Consiglio regionale in Sardegna.. I vigili del fuoco sono riusciti a salvarlo


Si è legato una corda al collo e ha minacciato di suicidarsi in Consiglio regionale. Rafaele Tiru si è arrampicato sulla terrazzina, sopra l’ingresso del Consiglio regionale della Sardegna. Poi, si è messo una corda al collo. Preso dalla disperazione totale per le sue condizioni di salute e per la mancanza di un’occupazione. Rafaele Tiru, di 40 anni, di Perdaxius, da circa 16 giorni vive e trascorre anche le notti in una tenda sotto i portici di via Roma, davanti al palazzo regionale.  Fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a trarlo in salvo.Il quarantenne chiedo solo un posto di lavoro e che abbia la possibilità di mantenere se stesso e la sua famiglia. Questa mattina, la sua disperazione ha raggiunto il culmine. L’uomo, infatti, in preda allo sconforto, non ce l’ha fatta più e ha deciso di tentare il suicidio, sistemandosi sul tettuccio a circa due metri e mezzo di altezza e con la  corda legata al collo. In un primo momento, i tentativi per cercare di calmarlo e farlo scendere sono risultati vani. Poi, persino un imprenditore ha manifestato la sua intenzione di aiutarlo e di trovagli un lavoro. In secondo luogo, probabilmente calmatosi e persuaso anche dalle parole della moglie, ha accettato di farsi portare giù dai vigili. Questi ultimi, infatti, lo hanno tratto in salvo. Giunta sul posto anche l’ambulanza del 118 che hanno condotto l’uomo all’ospedale Santissima Trinità. Per fortuna, tutto si è concluso per il meglio. Com’è già capitato altre volte, infatti, la vicenda avrebbe potuto terminare in tragedia.

Adesso, nella sua postazione di via Roma è rimasto un cartello: “Morire giorno per giorno gravemente ammalato senza lavoro con moglie e figlio: questa è una società civile?”.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.