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Disordini alla Camera: passa la “tagliola” della Boldrini e l’M5S insorge

"Tagliola" applicata. Il dl Imu-Bankitalia diventa legge e scoppia il putiferio. Da ieri, l'M5S è insorto. Risse, insulti ed ora, occupate le commissioni di giustizia e affari costituzionali


Guerriglia alla Camera – Il putiferio scoppiato ieri a Montecitorio a seguito della decisione del Presidente Boldrini di attuare la cosiddetta “tagliola” per l’esame del dl Imu-Bankitalia sembra non placarsi.

I deputati grillini hanno occupato l’aula della Commissione Giustizia convocata per questa mattina e con ogni probabilità la protesta continuerà anche in commissione Affari costituzionali, convocata alle 10.30 sulla riforma della legge elettorale.

“Continuiamo la forte opposizione ai lavori di Aula e commissioni – ha dichiarato il pentastellato Vittorio Ferraresi – ed è inaccettabile che Dambruoso, un magistrato, abbia dato uno schiaffo e uno spintone a una nostra collega. Vogliamo le dimissioni della presidente Boldrini e del questore Dambruoso”.

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, cos’è la “tagliola” di cui si parla? In sostanza, è una norma, finora mai applicata, per mettere bruscamente fine all’ostruzionismo in aula. Essa ha consentito la conversione del provvedimento in esame dl Imu-Bankitalia (da decreto legge in legge) poco prima della sua decandenza. Un decreto che per molti regalerà alle banche 4 miliardi di euro. Proprio in seguito a questa decisione è scoppiato il putiferio: i deputati del Movimento 5 Stelle sono corsi verso i banchi del governo. I commessi hanno provato invano a fermarli e molti, addirittura, si sostiene siano stati “feriti”. Dai banchi del Pd si udiva il coro “Fascisti, fascisti” e il grillino De Rosa, accusano diverse deputate del Pd, avrebbe usato nei loro confronti ingiurie sessuali. I tumulti sono proseguiti durante la votazione e i deputati del M5s hanno cominciato ad occupare i banchi del governo. Poi, i fischi assordanti. È scoppiata anche una rissa. I Cinque Stelle hanno denunciato l’aggressione nei confronti della deputata Loredana Lupo: “Il questore l’ha colpita facendole perdere una lente. Non è la prima volta che accade. E anche lui l’ha ammesso” afferma Angelo Tofalo. L’accusato, Stefano Dambruoso, si è difeso dicendo: “Ho fatto solo da scudo alla presidente (Boldrini ndr.)”.

“Il presidente Laura Boldrini da oggi rappresenta quanto di più infimo le istituzioni italiane rappresentino – sentenzia il deputato M5s Manlio Di Stefano -, una serva del potere. Questo è davvero il punto di non ritorno, lei, voi, forse non vi rendete conto che d’ora in poi è guerra vera. Non vi daremo più pace o tregua, non esisteranno ragionamenti da fare insieme, con la mafia noi non parliamo”.

Di fatti la “guerra” sembra essere cominciata. “Ora siamo in Commissione Affari Istituzionali per bloccare la seduta sull’Italicum o Silvium o porcellum 2.0. Noi non li molliamo!”, ha scritto su Facebook il deputato 5 stelle Giorgio Sorial. Con lo stesso mezzo, anche Riccardo Nuti (M5s) denuncia: “Hanno chiuso le porte della commissione. Non era mai accaduto. Intanto la stampa è arrivata anche a difendere lo schiaffeggiattore Dambruoso senza dire che ieri è stato stracciato il regolamento della Camera. Uno dei nostri è stato chiuso dentro la commissione Giustizia”. “Da ieri – aggiunge Silvia Giordano – da prima che iniziasse la nostra protesta, da quando si era capito che la Presidente Boldrini mettesse la tagliola, sembra uno stato di polizia, ormai appena ci muoviamo siamo seguiti dai commessi, non vogliono farci entrare in commissione, ieri sera non ci volevano neanche far uscire… come se fossimo stati noi a volere la morte della democrazia, come se avessimo picchiato noi qualcuno, come se fossimo noi i criminali. La colpa non è loro. Seguono ordini. Il problema è chi da questi ordini. Per fortuna ci sono video, foto… informatevi perché i tg non vi diranno mai come  tanno davvero le cose”.

 

 



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