Attualità Italiana

Napoli choc: muore sulla scalinata, il corpo rimane lì per ore

Un uomo di origine ucraina è morto a Napoli: il suo corpo rimane per delle ore sotto la pioggia


E’ successo ieri pomeriggio a Napoli e la notizia fa già molto discutere: un uomo è morto ieri nella calata San Francesco; il cadavere è rimasto per delle ore sotto la pioggia.

Ieri mattina i residenti della zona si sono svegliati con una brutta sorpresa: nella ripida scalinata che conduce da via Tasso al Vomero era presente il corpo di un uomo senza vita. A coprire il cadavere era stato riposto un lenzuolo rosa, da cui si potevano intravedere le mani ingrigite.

Una ragazza del posto, appena accortasi della presenza del cadavere, ha chiamato immediatamente il 118 e, insieme all’ambulanza, poco dopo è arrivata anche una pattuglia delle forze dell’ordine per effettuare le indagini opportune. I militari hanno trovato vicino al cadavere delle macchie di sangue.

Il corpo è di un uomo sulla cinquantina che è rimasto riverso senza vita per ben cinque ore sotto la fitta pioggia: l’attesa è stata necessaria per completare tutte le procedure di rito e per permettere la rimozione del cadavere da parte degli operatori appositi. Mentre venivano completate le operazioni di indagine, qualcuno ha posizionato il lenzuolo rosa di plastica sopra il corpo della vittima. Nel frattempo, su internet è scoppiata l’indignazione della gente.

Le forze dell’ordine hanno iniziato ad indagare nella vicenda: secondo i militari si tratterebbe di un muratore di origine ucraina che stava lavorando in un quartiere della zona insieme ad altri operai. Nella tasca della sua giacca è stato trovato un telefono cellulare con delle scritte nella lingue dell’est Europa.

La scientifica ha dichiarato che il decesso sarebbe stato provocato da un infarto: il malessere gli avrebbe fatto perdere l’equilibrio e l’uomo sarebbe caduto dalle scale, sbattendo la testa per terra con violenza. I colleghi dell’operai che sono stati interrogati avrebbero confermato questa ipotesi.

Eppure qualche dubbio rimane: perché l’uomo non aveva con sé i propri documenti? E il suo portafogli dov’era?

Le indagini proseguono.



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