Attualità Italiana

Pedofilia, per i vescovi non c’è l’obbligo giuridico di denunciare gli abusi

Per i vescovi denunciare i casi di pedofilia è una necessità morale. Rendere pubblici gli abusi non è un obbligo giuridico


Per quanto riguarda i casi di pedofilia, per i vescovi denunciare non è un obbligo giuridico ma soltanto morale. La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha reso noto un vademecum comportamentale per i parroci che hanno a che fare con casi di pedofilia da parte di sacerdoti. La nota non può che far discutere: “Il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale, non ha l’obbligo giuridico, salvo il dovere morale di contribuire al bene comune, di denunciare all’autorità giudiziaria notizie riguardanti casi di abuso sessuale nei confronti di minore da parte dei sacerdoti”. Solo pochi giorni fa, Papa Francesco aveva creato una commissione per la protezione delle vittime di abusi sessuali da parte di preti. Nella commissione c’era anche una di loro. Mentre oggi fa discutere questa linea guida che libera i vescovi da ogni responsabilità penale: non c’è obbligo giuridico di denunciare, ma solo morale. La CEI ha reso noto che sarà proprio il pontefice ad aprire l’assemblea generale dei vescovi, che si terrà a maggio. Lo ha confermato il segretario generale, Monsignor Nunzio Galantino. Dunque, faranno sicuramente discutere le linee guida scritte dalla Conferenza Episcopale Italiana detta linee che spiegano quale tipo di comportamento devono avere i sacerdoti in caso entrassero in possesso di informazioni legate agli abusi. Dunque, per quanto concerne la pedofilia, la notizia farà sicuramente discutere. Nessun obbligo giuridico per i vescovi, ma soltanto un dovere morale quello di denunciare gli abusi. Insomma, sembra quasi un invito a voltare le spalle o comunque a specificare che non esiste alcun tipo di responsabilità, se non quella dettata dalla propria coscienza. Papa Francesco si esprimerà in merito?

 

 



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