Attualità Italiana

SS 275 Maglie Leuca, il Salento contro l’Anas: subito via ai lavori

Il 31 ottobre 2014 più di duemila persone in marcia a Santa Maria di Leuca. Per il si alle SS 275 si mobilita il Salento. L'Anas deve delle risposte e subito

C’erano tutti ieri sera a Leuca al corteo indetto dal Coordinamento Pro SS 275 contro l’Anas, per la questione del raddoppio della strada statale 275 Maglie Leuca. Tra le duemila persone in marcia sul Lungomare di Leuca c’erano tanti sindaci del Capo di Leuca, consiglieri provinciali, regionali e deputati ma soprattutto tantissima gente comune, imprenditori, commercianti e residenti lungo l’attuale tracciato della 275. Facce giovani ma con le idee chiare e tante facce stanche ma ancora tanto battagliere come quelle dei nomi storici che da decenni portano avanti la lotta per la 275 (un nome su tutti: Biagio Ciardo). C’erano i rappresentanti dell’associazione vittime della strada e i familiari di tutte quelle persone che sull’attuale tracciato della 275 hanno perso la vita. Al corteo di ieri sera a Leuca c’era anche chi non approva completamente il progetto che l’Anas dovrà mettere in cantiere ma che è perfettamente consapevole che senza pressioni unitarie sull’Anas, la somma destinata all’opera si sposterà inevitabilmente su altri progetti di altre aree d’Italia (e a spostarsi sarà quindi il lavoro e le opportunità di crescita del territorio).

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In genere un articolo si inizia raccontando i fatti, la cosiddetta cronaca della serata. Noi abbiamo preferito raccontare la passione che ieri sera si è respirata a Leuca. La posta in gioco è altissima come il rischio concreto che se entro il 31 dicembre l’Anas non si esprima su quale ditta debba eseguire i lavori, gli oltre 280 milioni destinati all’opera (comprensivi della realizzazione di tutta una serie di interventi di tutela ambientale) vadano altrove. E poi, come si suol dire, caso chiuso e a tutti non resterà che piangere.

Il caso dei fondi per la realizzazione del raddoppio della 275 (strada ribattezzata, non a casa, come Maglie-Leuca) è uno degli esempi tipici che spiega il perchè l’Italia siamo puntualmente incapace di tenere il passo degli altri paesi d’Europa. Decenni di discussione e di progetti contrapposti, ricorsi a non finire (respinti da TAR e Consiglio di Stato), interessi contrapposti e poi la sintesi tra idee diverse in un progetto capace di tenere assieme uomo e ambiente. Tutto fatto? Assolutamente no perchè nessuno aveva ancora fatto i conti con la classica entità grigia e indefinita, in questo caso incarnata dell’Anas. L’ente che dovrebbe costruire le strade è stato capace di seppellire tutto sotto una montagna di carte e di burocrazia. Ieri qualcuno a Leuca ha lanciato il primo segnale: “non stiamo zitti e siamo pronti alla mobilitazione”.



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